Attesa per la replica di Prodi: dirà qualcosa sui Di.Co?

Il premier Romano Prodi e’ al lavoro in queste ore a Palazzo Chigi per mettere a punto la replica al dibattito parlamentare di Palazzo Madama che e’ seguito alle linee programmatiche esposte ieri dal premier ai senatori. C’e’ grande fibrillazione in Senato e attesa per quello che il premier dira’ (o non dira’) soprattutto sui Dico, materia spinosa sulla quale alcuni senatori – in primis Giulio Andreotti (ma occhi puntati anche su Luigi Pallaro e Domenico Fisichella) potrebbero alla fine far pendere l’ago della bilancia in un senso o nell’altro. […]

Fonte: RaiNews24

20 commenti

Marco G.

L’ha appena detto:

“il disegno di legge sulle unioni di fatto è in Parlamento, il governo ha concluso il suo compito. Io auspico soluzioni condivise e ognuno deciderà in libertà di coscienza”

Metafisico

Il don ABbondio non dirà nulla anche perchè non potrà realizzare nulla.

I DICO sono ormai carta igienica, bene!

Nikky

Anch io, Daniele ma si sarà accorto che volevano un pò di chiarezza, è stato messo alle strette sennò avrebbe elegantemente tralasciato largomento. E poi tipico atteggiamento Prodiano, se ne lava le mani per non scontentare nessuno..

Daniela

ha detto che lascia libertà di coscienza, che schifo, questo non è un paese laico, si maschera l’omofobia e la si tramuta in un problema di coscienza, siamo un paese intollerante e ottuso.

davide

a Nikky
“E poi tipico atteggiamento Prodiano, se ne lava le mani per non scontentare nessuno..”. Ma con la maggioranza che si ritrova al senato come è possibile che si permettesse il lusso di schierarsi su una cosa che sicuramente non gli avrebbe fatto avere la maggioranza al senato?

Chiara P.

Poco dopo Andreotti ha detto che questa legge sulle cunioni civili anche di persone dello stesso SENSO non è quello di cui hanno bisogno i giovani….. Non gli usciva proprio la parola.

Kaworu

direi che una mummia vivente non è esattamente la persona adatta a dire quel che pensano i giovani…

ci son giusto quei due o tre secoli di differenza.

Marco G.

Ci sono “giovani” che sono arrivati a 60 anni e ancora aspettano le riforme di Andreotti…

Francesco

Andreotti non s’è mai fatto inculare sulla politica estera. Fine ed intelligente e complimenti ai suoi 88 anni.

Condivido pienamente il fatto di imprimere nella legge solamente etiche di Qualità, proprio per evitare tra le giovani generazioni scelte alla Don Abbondio.

enzo

Francesco mi sa che risenti del clima cilturale berlusconiano:dopo 15 anni di tette,culi,Grandi Fratelli e revisionismi quando morirà Andreotti grazie a questi salterà fuori che era una brava persona…..Già ci provano con Craxi!Dedicagli una piazza?Allora una strada xVallanzasca e un incrocio x Donato Bilancia!!!!

Marco G.

Mi correggo… un sacco di gente E’ MORTA aspettando le riforme di Andreotti

RazionalMENTE.net

# Francesco scrive: Andreotti non s’è mai fatto inculare sulla politica estera. Fine ed intelligente e complimenti ai suoi 88 anni. Condivido pienamente il fatto di imprimere nella legge solamente etiche di Qualità, proprio per evitare tra le giovani generazioni scelte alla Don Abbondio.
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Certo, il senso etico di un mafioso è di gran qualità. E ACCATTATEVILLO!!!! 🙂

Alla fine degli anni ’90 ha subito un processo per associazione mafiosa. Assolto in primo grado nel 1999, la Corte d’Appello di Palermo nel 2003 ha confermato l’assoluzione solo per i fatti posteriori alla primavera del 1980, ritenendo che prima di allora Andreotti abbia dimostrato una “seria, concreta e continuata collaborazione” con personaggi legati alla Mafia. I suddetti reati, commessi prima del 1980, sono però estinti per prescrizione. Nel 2004 la Corte di Cassazione ha poi confermato in diritto la sentenza della Corte d’Appello.

Andreotti è stato sottoposto a giudizio a Palermo per associazione mafiosa. Mentre la sentenza di primo grado, emessa il 23 ottobre 1999, lo aveva assolto per insufficienza di prove, la sentenza di appello, emessa il 2 maggio 2003, distinguendo il giudizio per i fatti fino al 1980 e quelli successivi, ha stabilito che Andreotti aveva «commesso» il «reato di partecipazione all’associazione per delinquere» (Cosa Nostra), «concretamente ravvisabile fino alla primavera 1980», reatò però «estinto per prescrizione». Per i fatti successivi alla primavera del 1980 Andreotti è stato invece assolto.

La sentenza della Corte di Appello di Palermo del 2003, parla di «una autentica, stabile ed amichevole disponibilità dell’imputato verso i mafiosi fino alla primavera del 1980».

Sia l’accusa sia la difesa presentarono ricorso in Cassazione, l’una contro la parte assolutiva, e l’altra per cancellare le conclusioni della sentenza di appello. Tuttavia la Corte di Cassazione il 15 ottobre 2004 confermò la sentenza d’appello. Nella motivazione si legge (a pagina 211): «Quindi la sentenza impugnata, al di là delle sue affermazioni teoriche, ha ravvisato la partecipazione nel reato associativo non nei termini riduttivi di una mera disponibilità, ma in quelli più ampi e giuridicamente significativi di una concreta collaborazione.»

Se la sentenza definitiva fosse arrivata entro il 20 dicembre 2002 (termine per la prescrizione), Andreotti sarebbe stato condannato in base all’articolo 416, cioè all’associazione “semplice”, poiché quella aggravata di stampo mafioso (416 bis) fu introdotta nel codice penale soltanto nel 1982, con la legge Rognoni-La Torre.

Per quanto concerne il coinvolgimento nell’omicidio Pecorelli, Andreotti fu assolto in primo grado, successivamente condannato a 24 anni di reclusione dalla Corte d’Assise d’Appello di Perugia il 17 novembre 2002, e quindi definitivamente assolto dalla Corte di Cassazione.

http://it.wikipedia.org/wiki/Giulio_Andreotti

Francesco

Per Razionalmente:

Grazie per le precisazioni sul Senatore Andreotti. Tutte cose che sapevamo sia io che te… nulla di nuovo. Francamente ero qui che mi aspettavo la solita zuppa.

Tra le solite zuppe che si sentono c’è anche quella per cui anche il più onesto dei politici per arrivare lì in alto qualcosa di losco a fatto… e più o meno ne siamo anche tutti convinti.

Ma è di fatto che Andreotti è stato un grande politico del dopoguerra capace di oculatezza nelle decisioni di politica estera.
E a sempre capito, anche in politica interna, quali erano le priorità del Paese. Parlandone e mediando seriamente. Senza ricattare i colleghi con scioperi della fame.

Lamb of God

Le tue sono congetture, quelli citati da Razionalmente sono fatti e personalmente ci vedo una differenza abissale perchè se non ci atteniamo a quelli possiam fantasticare finchè ci pare. Rimane il fatto che non son per niente fiero di avere al senato un pluri-inquisito condannato per collusione con la mafia, preferisco mille volte un buffone che fa scioperi della fame per i diritti civili, questione di opinioni.

Marco G.

In realtà non è vero che Andreotti non abbia mai ricattato nessuno con gli scioperi della fame… solo che lui la fame la faceva fare agli altri

Daniele Gallesio

enzo scrive:

quando morirà Andreotti grazie a questi salterà fuori che era una brava persona…..Già ci provano con Craxi!Dedicagli una piazza?Allora una strada xVallanzasca e un incrocio x Donato Bilancia!!!!

Vogliamo parlare anche di Renato Curcio?
Mi sembra in odore di santità anche lui. E francamente non mi pare proprio il caso.

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