Portogallo: i vescovi somatizzano la sconfitta

La Conferenza Episcopale Portoghese (CEP) afferma che il “sì” all’aborto nel referendum svoltosi domenica scorsa nel Paese “è segno di un accentuato mutamento culturale”. I Vescovi dell’organismo episcopale si sono riuniti in Assemblea straordinaria a Fatima giovedì in occasione del risultato del referendum. Dopo l’incontro hanno diffuso una nota pastorale. Secondo la CEP, nel contesto del referendum “si è manifestata una cultura che non è impregnata dei valori etici fondamentali, che dovrebbero ispirare il senso delle leggi, come quello del carattere inviolabile della vita umana, consacrato, d’altronde, nella nostra Costituzione”. Il mutamento culturale ha varie cause, sostengono i Vescovi, tra cui “la mediatizzazione globalizzata del modo di pensare e delle correnti d’opinione; le lacune nella formazione dell’intelligenza, che il sistema educativo non prepara a interrogarsi sul senso della vita e le questioni primordiali dell’essere umano”. I presuli citano ancora “l’individualismo nell’uso della libertà e nella ricerca della verità, che influenza il concetto e l’esercizio della coscienza personale; la relativizzazione dei valori e dei principi che interessano la vita delle persone e della società”. […]

Fonte: Zenit

… e la cosa incredibile è che questo atteggiamento di pesante preoccupazione si è determinato in seguito a un referendum in cui la percentuale di favorevoli alla depenalizzazione dell’aborto è stata di pochissimo superiore a quella dei favorevoli all’abolizione della legge 40, che in Italia ha generato un’impressione esattamente opposta (cfr Ultimissima del 13 febbraio). Dopo la Spagna, siamo stati scavalcati in tromba anche dal Portogallo. Ancora qualche anno, e al confronto anche le Filippine ci sembreranno un paese portentosamente laico.

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12 commenti

Stellina

Penso che i media, ovunque nel mondo ma ancora più in Italia, dovrebbero evitare di fare da cassa di risonanza ad ogni farneticare di preti,vescovi, cardinali e papi.

Emiliano

Rispondo a stellina: seh campa cavallo. Non è per demoralizzare, ma in Italia “di fatto” la religione cattolica è religione di stato. E così i media!

monia

rassegnateviiiiiiiiiiiiiiiiiii la gente sta aprendo gli occhi,ed è proprio perché si fa le domande sul senso della propria esistenza che comincia ad allontanarsi dalla chiesa

Vassilissa

Niente “non possumus” in Portogallo?
Troppo lontani da Roma?

Silent

Qui il problema è sempre lo stesso. Non vogliamo più sentire il parere di questi soggetti.
Sappiamo già che per loro queste sono questioni “non negoziabili” e allora non abbiamo nulla alcunchè chiedergli, sappiamo già la risposta

Wilde

[quote]la mediatizzazione globalizzata del modo di pensare e delle correnti d’opinione[/quote]
Ottimo. significa che i giovani Portoghesi non dovranno più leggere giornali, libri, guardare televisione etc. Un ritorno all’età della pietra per riuscire a far accettare le loro opinioni retrograde e anti-libertarie. Facile quando l’unica opinione pubblicizzata è la tua!

[quote]le lacune nella formazione dell’intelligenza, che il sistema educativo non prepara a interrogarsi sul senso della vita e le questioni primordiali dell’essere umano[/quote]
Quindi “intelligente” è solo chi condivide la loro opinione. Non chi magari l’ha analizzata, digerita e trovata carente. Trovata ottima! Anche Io ho sempre pensato che le persone più intelligenti sono quelle che si trovano d’accordo con me, e direi che i vescovi Portoghesi decisamente stanno al mio opposto, ergo = ignoranti!

Ma la cosa più triste è che il governo del Portogallo con questi cambiamenti andrà avanti, senza dare retta a un gruppo sparuto di noiosi mangia-pane-a-tradimento mentre in quello Italiano fanno a gara a chi è più d’accordo/religioso/in-cerca-di-spiritualità/rispettoso-delle-opinioni-vaticane/attaccato-alle-tradizioni-italiche etc.

Mi sto stufando! 🙁

Marja

Il mutamento culturale ha varie cause, sostengono i Vescovi, tra cui “la mediatizzazione globalizzata del modo di pensare e delle correnti d’opinione; le lacune nella formazione dell’intelligenza, che il sistema educativo non prepara a interrogarsi sul senso della vita e le questioni primordiali dell’essere umano”.
……….guarda,guarda, i vescovi parlano di lacune nella formazione dell’intelligenza, certo perché è da intelligenti attribuire ad un embrione un diritto assoluto ed inviolabile alla vita, come se fosse già un individuo umano……
Comunque per fortuna in ambito internazionale si sta diffondendo l’idea che l’interruzione volontaria di gravidanza rientra tra i diritti fondamentali della persona. Il referendum in Portogallo è stato anche il risultato di una campagna di sensibilizzazione effettuata qualche anno fa dal medico olandese Rebecca Gomperts, presidente dell’associazione woman on waves, che con una nave clinica si è recata a largo delle acque portoghesi invitando le donne che desiderassero abortire con la RU486 a salire a bordo. L’intervento era legale perché effettuato in acque internazionali ricade sotto la giurisdizione olandese. Rebecca ha tentato di fare la stessa cosa in Polonia, ma lì non ha avuto successo, perché l’integralismo cattolico è troppo forte.

Lorenzo

credo che sia da persone intelligenti escludere di fare figli per darli poi in mano ai preti, i quali al solo sentir parlare di carne fresca già hanno l’acquolina in bocca.

Pacs

Una volta, o si abortiva con grandi rischi vitali, o numeri incredibili di neonati venivano lasciate davanti ai cinventi nelle cosiddette RUOTE. Gli orfanatrofi erano pieni da scoppiare.
Quelli erano tutti cristiani assicurati. Poi i più “fortunati” venivano adottati anche da famiglie povere per avere un assegno statale e per usarli come lavoratori.

Marco G.

I vescovi dovrebbero essere contenti del risultato ottenuto. Il “mutamento culturale” si è manifestato soprattutto nell’astensione. Questo è anche un fatto positivo. La gente non è andata a votare perchè non sente più il problema dell’aborto come qualcosa che lo riguardi personalmente. Egoismo si, ma anche segno che la prevenzione funziona. La gente ha imparato come fare per evitare di dovere ricorerre ad un IGV, per cui se ne preoccupa meno.

Il Filosofo Bottiglione

“l’individualismo nell’uso della libertà e nella ricerca della verità”

vi rendete conto? questi vescovacci si cagliano contro il fatto che la gente pensi!
perchè non lo dicono chiaramente e senza giri di parole che, visto che loro la verità l’han già trovata, tutti gli altri vi si devono adeguare senza rompere.

raphael

i vescovi sodomizzano e non somatizzano
anche quando perdono il loro impegno è costantemente rivolto a come fregarti

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