Darwin e la nascita della religione

Sempre per ricordare Darwin oggi, in occasione del suo compleanno, e per partecipare alla sua visione fisica della vita, citiamo alcuni brani presi da “L’Origine dell’uomo e la scelta sessuale”, traduzione di Michele Lessona della BUR. L’approccio alla materia storico-religiosa è senz’altro un po’ ingenuo – ma probabilmente non lo è la convinzione che la religione sia un prodotto umano…

Non vi è nessuna prova che l’uomo in origine fosse dotato del nobile sentimento dell’esistenza di un Dio onnipotente…. Se, tuttavia, noi comprendiamo col vocabolo religione la fede in agenti invisibili o spirituali, il caso è del tutto diverso, perchè questa credenza sembra essere quasi universale nelle razze meno civili. E non è difficile comprendere l’origine di tale fede. Appena si furono sviluppate le importanti doti dell’immaginazione, della meraviglia e della curiosità, insieme con la facoltà di ragionare, l’uomo naturalmente avrà anelato a comprendere ciò che lo circondava ed avrà indefinitamente speculato sulla propria esistenza.. Come ha osservato il signor McLennan: “L’uomo deve essersi inventata qualche spiegazione dei fenomeni della vita; e giudicando dall’universalità di essa, sembra che la più semplice ipotesi e la prima che si sia presentata all’uomo sia stata questa, che i fenomeni naturali si debbano riferire alla presenza negli animali, nelle piante, nelle cose, e in tutte le forze della natura, di certi spiriti pronti ad agire, come l’uomo sente di avere in sé”. E’ probabile che, come ha dimostrato con molta chiarezza Tylor, i sogni abbiano per primi dato origine all’idea di spiriti; perché i selvaggi non distinguono prontamente fra le impressioni soggettive ed oggettive. Quando un selvaggio sogna, crede che le figure che gli appaiono alla mente siano venute da lontano per fermarglisi dinnanzi… […] Dalla credenza in agenti spirituali si passa agevolmente alla credenza nell’esistenza di uno o più Dei: perché i selvaggi attribuiranno naturalmente agli spiriti le stesse loro passioni, lo stesso amore della vendetta o la più semplice forma di giustizia, gli stessi affetti che provano essi stessi. […] Le medesime alte facoltà mentali che hanno dapprima indotto l’uomo a credere ad agenti spirituali invisibili, poi al feticismo, al politeismo ed infine al monoteismo dovevano infallibilmente condurlo, finché la sua potenza del ragionare era ancor poco sviluppata, a varie strane superstizioni e strane abitudini.

8 commenti

zumpappa

E allora com’è che anche i professori universitari a volte si toccano le palle? E scommetto che lo fanno pure tanti atei, quando passa il gatto nero…

Sil

anche nei professori universitari si può attenuare “la potenza del ragionare”. No?

Francy by Toscana

Che c’entra Zumpappa? Nemmeno noi atei/agnostici/razionalisti siamo perfetti e a volte facciamo corna o ci tocchiamo per superstizione..io per es faccio le corna quando passano i carri funebri e quando leggo i tuoi interventi. Saluti

Francy by Toscana

L’annuncio del Darwin Day era sul televideo domenica a pag 160 (culture). La sera era già però sparito e a nessun TG che ho visto ne hanno fatto menzione..vi risulta?

Damiano

E allora com’è che anche i professori universitari a volte si toccano le palle?

In effetti e’ una prova “ontologica” da non trascurare…

zumpappa

Infatti: le verità più grandi a questo mondo son solo le più banali.

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