Varsavia, si è dimesso Wielgus

Il Papa ha accettato le dimissioni di monsignor Stanislaw Wielgus da arcivescovo di Varsavia. La notizia è stata data dal Vaticano. Wielgus aveva assunto le sue nuove funzioni venerdì, nonostante una commissione speciale dell’episcopato polacco avesse accertato in seguito a un’indagine che il prelato aveva collaborato con i servizi segreti comunisti, e lo stesso Wielgus lo avesse ammesso. Poco dopo l’annuncio della Santa Sede, lo stesso Wielgus ha comunicato la sua decisione all’inizio di una Messa solenne in Cattedrale: dopo “una profonda riflessione e la considerazione della mia situazione personale ho deciso di rimettere l’incarico nelle mani del Signore”, ha detto il prelato. […] Wielgus aveva chiesto ai fedeli di capirlo e accoglierlo comunque: “Se mi accogliete, ciò che vi chiedo con cuore pentito, sarò fra voi un fratello che desidera unire e non dividere, pregare e unire la gente nella Chiesa, nella Chiesa dei santi e dei peccatori, quali siamo tutti”. “Sento le esperienze degli ultimi giorni, dure per voi e per me, come un dovere – concludeva il testo – di cercar di circondare di particolare benevolenza e comprensione, nel mio servizio alla Chiesa di Varsavia, le persone smarrite, disgustate della Chiesa e amareggiate a motivo delle miserie umane”. La vicenda di monsignor Wielgus, ha denunciato padre Lombardi, è stata caratterizzata tuttavia da “un clima torbido”. “A tanti anni di distanza dalla fine del regime comunista, venuta a mancare la grande e inattaccabile figura di Papa Giovanni Paolo II, l’attuale ondata di attacchi alla chiesa Cattolica in Polonia, più che di una sincera ricerca di trasparenza e verità, ha molti aspetti – ha affermato il portavoce vaticano – di una strana alleanza fra i persecutori di un tempo e altri suoi avversari e di una vendetta da parte di chi nel passato l’aveva perseguitata ed è stato sconfitto dalla fede e dalla voglia di libertà del suo popolo”.

Fonte: Repubblica.it

La Polonia è governata da un governo nazional-cattolico. Se anche lì la Chiesa cattolica si sente sotto attacco, significa che sta pericolosamente scivolando verso la paranoia.

6 commenti

Gildo

I Giuda cattocomunisti camuffati da preti operai erano presenti anche nella nostra gerarchia.
Qualcuno è sopravissuto fino ad oggi. Achtung!

armando sala

Mi sembra normale che la gerarchia ecclesiastica della Polonia (io aggiungerei anche quella del Vaticana) fosse infiltrata.

Ciò che non è normale è quello che sta combinando il papa tedesco.
Pur reo confesso, non ha esitato a nominare Vielgus e ha molto esitato a farlo dimettere. Meglio se l’avesse fatto ricoverare in un seminario protetto come toccò in sorte a Milingo.

E’ l’ennesima cappella di questo papa che mi sembra poco protetto dall’apparato.
L’ultima che ha combinato(anche se può sembrare banale ma testimonia la debolezza del personaggio, cioè non ha capito il lavoro che è stato chiamato a fare) è la visita, condita da un elevato discorso, alla Caritas di Roma.
Non esiste al mondo che un generale, un capo di stato, un sindaco abbia fatto capolinea in una mensa per soldati, vecchietti sulla soglia del camposanto e non si sia prestato alla sceneggiata a uso tv e mass media , fermandosi gaudiente a mangiare con la truppa, con i poveri o con i morituri in parcheggio nelle case di riposo.
Ratzingher se ne andato al levar delle mense, diversamente di quanto fece 3-4 or sono Woytila, che ovviamente si fermò alla Caritas romana ad assaggiare il rancio.
Il Papa tedesco è una testa finissima, un topo da biblioteca, ma non è un politico, non è un Capo di Stato. La cosa mi fa dormire sonni profondi.
Se fossi in lui eviterei i caffè corretti. Risparmieremmo una nuova fatica editoriale a Luigi Michel Rocha (La morte del papa – Cavallo di Ferro Editrice).

charlotte

Il Papa tedesco è una testa finissima, un topo da biblioteca, ma non è un politico, non è un Capo di Stato. La cosa mi fa dormire sonni profondi.

Che vuoi dire? che in fondo B16 è inoffensivo? che sia poco protetto dall’apparato sì, devo darti ragione, dovrebbe circondarsi di gente più fidata… per il suo bene. se continua così lo faranno finire come GPI 🙁

Daniele Gallesio

Però lo Spirito Santo poteva farla prima la “soffiata” al papa dell’epoca! 😀

Lorenzo

in fin dei conti Wielgus aveva solo rispettato la massima cattolica più amata dai preti nella pratica, anche se raramente citata: “Sii forte con i deboli, debole con i forti!” Farsi torturare dai comunisti? Non sia mai… ci pensi il poveraccio che ha veramente fede, mentre i preti mangiano a quattro palmenti dalla mano dei dittatori.
Mi ricordo sempre di quel prete gay molto simpatico, con cui ho chiacchierato un’intera sera qualche tempo fa. Questi ammetteva senza problemi di essere ateo e che fare il prete per lui era un lavoro come un altro, ma molto meno faticoso e più redditizio. Unico segno evidente di cattolicesimo: gli piaceva tanto farsi picchiare… 🙂

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