‘Avvenire’ lancia la sfida: “Atei, la fede conviene”

“Vale la pena essere fedeli ai valori cristiani anche se non si ha fede”. Lo sostiene lo scrittore Eric Emmanuel Schmitt, intervistato da “Avvenire”. Secondo Schmitt,

vi sono principi che possono essere vissuti in maniera universale: lottare contro la noia, essere capaci di accogliere la novità delle persone e degli eventi, mantenere la capacità di sorprendersi. In una parola, restare con le mani aperte di fronte alla vita. In fin dei conti, essere felici è diventare capaci di accogliere la grazia». A suo giudizio, può esistere una religione «laica» che prescinda da un sistema religioso? «Sì, e credo che sia un’urgenza importante per il mondo d’oggi. La chiamerei una “spiritualità senza Dio”, atea. Comunque, nel nostro odierno mondo occidentale, segnato dal cristianesimo, ci sono valori cristiani che possono essere vissuti anche se non si è credenti. Credo che l’essenziale sia vivere nella fedeltà anche se non si ha fede».

Ora, Schmitt non specifica se tra i valori cristiani ci sia anche “lottare contro la noia”: quando avevo otto anni e andavo a messa, in effetti, lottavo contro la noia – era tutto sempre così uguale. Perché se i valori cristiani si riducono a quell’elenco, il cattolicesimo è già bell’e fritto, anche perché già i Sumeri lottavano contro la noia (pare, tra l’altro, con risultati molto migliori). Se invece i valori cristiani sono altri, Schmitt dovrebbe specificarli. Alla fine riduce tutto a un discorso di identità, qualcosa del tipo “perché Sanremo è Sanremo”. L’errore di Schmitt è confondere la causa con l’effetto: è proprio perché l’ateo è libero di scegliere i propri valori che può, al limite, scegliere anche valori cristiani. I cattolici non hanno questa libertà: la dottrina cattolica è un monolite, o la accetti così com’è o non sei più cattolico (anche se ti proclami tale). Tanto che la parola ‘conviene’ non è nemmeno stata usata da Schmitt: l’ha imposta il quotidiano dei vescovi. Sarà questa la libertà del cristiano?

37 commenti

Bobbi

Ho letto che il papa è contro la guerra, contro il neo-liberismo accanito e per la tutela dell’ambiente. Bene. Anch’io ho questi valori.
Ma Dio non c’entra proprio un bel niente e preferisco così.

Daniele Gallesio

«Alla fine riduce tutto a un discorso di identità, qualcosa del tipo “perché Sanremo è Sanremo”»

Il ragionamento circolare è il “sillogismo” preferito dal cattolico-tipo.

Alcuni giorni fa si leggeva nei commenti delle Ultimissime che Dio deve esistere “perché non esiste creato senza creatore”.

Ovvero: sotto l’ipotesi che l’universo sia stato creato, ti dimostro che debba avere un creatore

O, se si preferisce, “Se l’universo è stato creato, allora è stato creato”.

Ineccepibile. Sfido chiunque a provare che “A implica A” è falso.
Peccato che non aggiunga niente alla premessa…

Marja

IO DICO NO ALLA SERVITUS CHRISTI. CHIEDO VENIA SE INVADERO’ ANCORA UNA VOLTA QUESTO SITO CON UN POST KMETRICO, MA IO QUESTI MALEFICI SEGUACI DI CRISTO L’IMPOSTORE NON LI SOPPORTO PIU’!!!!

DOPO AVER LETTO QUANTO SEGUE, CIASCUNO GIUDICHI SE IL MESSAGGIO DI CRISTO POSSA(nell’ottica di chi non crede alle sue componenti trascendenti) ESSERE DEFINITO UNA BUONA NOVELLA O NON SIA PIUTTOSTO UNA IDEOLOGIA LIBERTICIDA CHE GIUSTIFICA ED ESALTA LA MORTIFICAZIONE DELLE MANIFESTAZIONI SENSUALI ED ESTETICHE DELLO SPIRITO UMANO E L’ASSERVIMENTO DELL’UOMO ALLE ISTITUZIONI POLITICHE E SOCIALI IN CUI è INSERITO.
IO DICO NO ALLA SERVITUS CHRISTI!

PREMESSA
Matteo 5,17:
Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge(quella della Torah)o i Profeti; non sono venuto per abolire, ma per dare compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure uno iota o un segno della legge senza che tutto sia compiuto. Chiunque trasgredirà anche uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, minimo sarà considerato nel regno dei cieli. Chi, invece, li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli.

Dunque un credente nella parola di Cristo, che si voglia conquistare un posto massimo nel supposto regno dei cieli, deve osservare scrupolosamente tutte le regole del LEVITICO E DEL DEUTERONOMIO(che non siano state oggetto di abrogazione implicita o esplicita da parte di Cristo), più quelle nuove introdotte da Cristo stesso e deve insegnare agli altri uomini a fare altrettanto. Il che implica l’incitamento ad una forma di teocrazia, se non altro a livello culturale, perché i credenti in Cristo se vogliono avere un posto d’onore nella civitas Dei devono ostacolare la diffusione di qualsiasi stile di vita che non sia conforme agli insegnamenti biblici(oltre a doversene astenere personalmente).

LE REGOLE SESSUALI CONTENUTE NELLA PRIMA LEGGE(LEVITICO)
È proibito:
(a)avere rapporti sessuali con donna immonda a causa del flusso mestruale
(b)avere con maschio relazioni come si hanno con una donna: è abominio(sanzionato con la pena di morte)
(c)avere contatti sessuali con animali(sanzione: pena di morte sia per la persona che per l’animale)
(d)avere una relazione sessuale con una donna e poi con sua figlia o con sua nipote(sanzione: pena capitale per combustione “ si bruceranno con il fuoco lui ed esse perché non ci sia tra voi tale delitto”)
(e)avere una relazione sessuale con la sorella della propria moglie
(f)avere una relazione sessuale con la moglie di un altro(l’adultero e l’adultera dovranno essere messi a morte)
(g)avere una relazione sessuale con una schiava che sia già concubina di un altro uomo
(h)i membri della casta sacerdotale non possono prendere in moglie né una vedova, né una ripudiata, né una disonorata(donna nubile che ha perso la verginità), né una prostituta
ALTRE PROIBIZIONI DEL LEVITICO ATTINENTI A VARIE SFERE
(a)mangiare carne con il sangue(oltre che tutta una serie di animali considerati immondi tra cui maiale, lepre, cammello)
(b)farsi tatuaggi
(c)praticare la magia o la divinazione
(d)compiere qualsiasi attività nel giorno del riposo(il sabato): Numeri 15,36 = Mentre gli Israeliti erano nel deserto, trovarono un uomo che raccoglieva legna in giorno di sabato. Quelli che l’aveva colto in questa attività lo condussero a Mosè, ad Aronne e a tutta la comunità. Lo misero sotto sorveglianza perché non stato ancora stabilito che cosa gli si dovesse fare. Il Signore disse a Mosè: “quell’uomo deve essere messo a morte, tutta la comunità lo lapiderà fuori dell’accapamento”.

LE REGOLE SESSUALI CONTENUTE NELLA SECONDA LEGGE(DEUTERONOMIO)
Viene confermata la pena di morte per gli adulteri e per gli omosessuali maschi, inoltre si stabilisce la pena capitale anche per la fanciulla vergine fidanzata che ha rapporti sessuali con persona diversa dal fidanzato e per colui che l’ha violata. In caso di stupro la donna fidanzata ad altro non è passibile di pena capitale, ma solo se il fatto è avvenuto nei campi oppure, in caso sia avvenuto in città, se ha gridato. Invece, nell’ipotesi in cui uno stupri una donna vergine non fidanzata, se vengono colti in flagrante, lo stupratore dovrà versare una somma di denaro al padre della vergine, a titolo di risarcimento e inoltre la donna stuprata diventerà automaticamente sua moglie e non potrà essere ripudiata per tutto il tempo della sua vita.
REGOLE PER IL DIVORZIO
L’uomo può ripudiare la donna che gli sia venuta in odio, consegnandole un libello in cui dia atto della propria volontà di sciogliere il matrimonio. La ripudiata può essere presa in moglie da un altro. Tuttavia, nel caso in cui essa venga ripudiata anche dal secondo marito o resti vedova, non può essere ripresa in moglie dal primo marito.
ALTRE PROIBIZIONI DEL DEUTERONOMIO(che si aggiungono a quelle già presenti nel Levitico)
È proibito:
(a)fare immagini scolpite di qualsiasi cosa sia in pietra che in metallo fuso
(b)venerare altre divinità oltre Jahave(sanzione: pena capitale)
(c)fare prestiti ad interesse (ma solo nei confronti propri connazionali).

LE NUOVE REGOLE DI CRISTO IN AMBITO DI SESSUALITA’ E MATRIMONIO

Vangelo di Matteo e di Marco
-riferendosi all’antico precetto non commettere adulterio, Cristo non solo lo conferma, ma aggiunge: io vi dico chiunque guarda una donna per desiderarla ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore. Segue l’invito a cavarsi l’occhio destro e la mano destra che abbiano dato occasione di scandalo: conviene infatti che perisca uno dei tuoi membri piuttosto che l’intero finisca all’Inferno.
-riferendosi all’antica disciplina che regolava il divorzio, la abroga o ne propone la abrogazione, vietando all’uomo sia di ripudiare la propria moglie, sia di sposare una donna da altri ripudiata(in quest’ultimo punto la disciplina antica viene inasprita, perché si rende impossibile per una donna che in violazione alla legge venga comunque ripudiata di avere un altro marito). In particolare, sul tema del divorzio e del matrimonio, Cristo torna in Matteo 19,13 che costituisce la base della concezione cristiana della sessualità:
Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina e disse: per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola? Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello che dunque Dio ha congiunto, l’uomo non lo separi.
Dunque secondo il messaggio di Cristo la sessualità può essere soltanto fra persone di sesso diverso e solo in ambito matrimoniale. È vietata la poligamia sia sincronica, che diacronica. Ognuno si deve unire con una sola ed esclusiva persona per tutta la vita, anche se questa persona gli venga in odio o comunque cessi di essere fonte di attrazione sessuale.
Mostruosamente i due amanti formano una sola carne, perdono la loro individualità e la propria indipendenza, in questa surreale e terribile simbiosi. Ritengo che questa concezione anti-individualistica e quindi antiumana della sessualità sia alla base di tutte le infelicità e di tutte le tragedie della vita amorosa delle persone che credono nel cd amore romantico.
Cristo sostiene che la legge Mosaica ha concesso il divorzio(ripudio) a causa della durezza dei cuori dei Giudei, ma la legge di Cristo non è ancora più dura e spietata? Una legge più giusta avrebbe dovuto concedere anche alla donna il diritto di ripudiare il marito o introdurre il divorzio consensuale(che esisteva tra i Romani), non certo vietare anche l’uomo la possibilità di interrompere un matrimonio inviso e addirittura vietare il matrimonio della ripudiata con un altro uomo. Questo sarebbe un addolcimento della legge antica? E infatti con sagacia “Gli dissero i discepoli: se questa è la condizione dell’uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi”(concordo pienamente, e la cosa vale anche al femminile).

I DISCORSI DI PAOLO DI TARSO: LA VERA FONTE DELL’AUTORITARISMO CATTOLICO IN MATERIA DI SESSUALITA’, FAMIGLIA E VITA MATRIMONIALE

LETTERA I AI CORINZI,7 e ss = LA RECIPROCA SERVITU’ SESSUALE DEI CONIUGI
È cosa buona per l’uomo non toccare donna, tuttavia, per il pericolo dell’incontinenza, ciascuno abbia la propria moglie e ogni donna il proprio marito.
La moglie non è arbitra del proprio corpo, ma lo è il marito; allo stesso modo il marito non è arbitro del proprio corpo, ma lo è la moglie. Leggi: la sottomissione reciproca in luogo della reciproca libertà e indipendenza.
Non astenetevi tra voi se non di comune accordo e temporaneamente, per dedicarvi alla preghiera, poi ritornate a stare insieme, perché Satana non vi tenti nei momenti di passione. Dunque due coniugi cristiani, che ad esempio volessero escludere la procreazione dalla propria vita, non potrebbero adottare neppure l’astensione perpetua dai rapporti sessuali come mezzo contraccettivo, perché hanno il dovere di accoppiarsi sessualmente, in quanto se non lo fanno possono cominciare ad avere delle fantasie sessuali, sogni erotici, cattivi pensieri…(è dunque meglio copulare come bestie, piuttosto che astenersi dal sesso e magari appagarsi con le fantasie erotiche e la masturbazione).
Ai non sposati e alle vedove dico: è cosa buona per loro rimanere come sono io; ma se non sanno vivere in continenza, si sposino, è meglio sposarsi che ardere.
Paolo di Tarso ammette però che coloro che si sposeranno avranno tribolazioni nella carne( è ovvio con la disciplina da lui imposta e con il fatto che all’epoca non esistevano efficaci mezzi contraccettivi)e che vorrebbe risparmiargliele.

LETTERA AGLI EFESINI 5,22 = LA SERVITU’ DELLA DONNA CONIUGATA
Le mogli siano sottomesse ai mariti come al signore; il marito infatti è il capo della moglie come anche Cristo è il capo della Chiesa. E come la Chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai propri mariti. I mariti invece sono liberi da soggezione, anche se devono amare le proprie mogli.

LETTERA AGLI EFESINI 6,5 = L’ACCETTAZIONE DELLA SERVITU’
Schiavi, obbedite ai vostri padroni secondo la carne con timore e tremore(sic!), con semplicità di spirito, come a Cristo, e non per piacere agli uomini ma in qualità di SERVI DI CRISTO. Dunque tra la servitus hominis antica e la servitus glebae del periodo tardo antico e medioevale, si interpone la servitus christi, una nuova forma di schiavitù spirituale che impone all’uomo di non ribellarsi alla schiavitù materiale eventualmente prevista nell’ordinamento giuridico e sociale in cui si trovi a vivere.

LETTERA I A TIMOTEO 2, 8 = ANCORA DELLA SERVITU’ DELLA DONNA
La donna impari in silenzio, con tutta sottomissione. Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all’uomo; piuttosto se ne stia in atteggiamento tranquillo(sic!). Perché prima è stato formato Adamo e poi Eva; e non fu Adamo ad essere ingannato, ma la donna che, ingannata, si rese colpevole di trasgressione.
Essa potrà essere salvata partorendo figli(sic! Forse è da questo che deriva l‘avversione della Chiesa per ogni mezzo contraccettivo realmente efficace! Inoltre è forse da qui che si originò l‘usanza nei parti difficili di privilegiare l‘obiettivo di salvare il nascituro piuttosto che la donna!), a condizione di perseverare nella fede, nella carità e nella santificazione, con modestia.
In nome di questi principi sono state sacrificate la libertà, la felicità e la salute di intere generazioni di donne!

TUTTA LA POTENZA LIBERTICIDA DEL PENSIERO CRISTIANO RITORNA ANCHE NELLE PRESUNTE LETTERE DI PIETRO(CHE SAREBBE IL FONDATORE DELLA CHIESA CATTOLICA)

LETTERA I 2,13 = LA SOTTOMISSIONE ALLE AUTORITA’
Siate sottomessi ad ogni istituzione umana(!)per amore del Signore. Comportatevi da uomini liberi, non servendovi della libertà come un velo per coprire la malizia, ma come servitori di Dio(= non usate la vostra libertà per appagare le vostre esigenze, i vostri desideri, per realizzare i vostri interessi, ma solo per servire dio. Infatti ai cristiani è consento disobbedire alle istituzioni umane solo quando si tratta di imporre agli altri i precetti della loro divinità!).

LETTERA I, 3 = LA SOTTOMISSIONE FAMILIARE DELLE DONNE
Ugualmente voi mogli state sottomesse ai vostri mariti(…). Il vostro ornamento non sia quello esteriore -capelli intrecciati, collane d’oro, sfoggio di vestiti(questo lo dovrebbero leggere tutte le soubrette che si dichiarano cattoliche per non perdere in popolarità!)- (…).
Così una volta si ornavano le donne che speravano in Dio,esse stavano sottomesse ai propri mariti, come Sara obbediva ad Abramo chiamandolo signore.

DA OSSERVARE COME TUTTI QUESTI PRECETTI SIANO IN EFFETTI RIBADITI NEL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA E ANZI ACCENTUATI NELLA VERSIONE AGGIORNATA DA RATZINGER.

LIBERIAMOCI DA CRISTO E DAI SUOI SEGUACI, UNA VOLTA PER TUTTE.

gabriele

marja… porti il santo nome della vergine maria… e dovresti agire nel solco dellla santità della madre di dio..

luca

mamma mia marja, che mattone hai scritto, franamente non ho voglia di leggerlo…, mi piacerebbe però parlare con te…ciao

Marja

e invece sono l’amica di Lucifero, le plus savant et le plus beau des anges, l’unnica tra le figure della mitologia cristiana che ha la mia incondizionata simpatia, perché Lucifero rispetto a cRisto l’impostore è un vero agnello, è una vittima…

o toi,le plus savant et le plus beau des Anges
dieu trahi par la sort et privé de louange

o Prince de l’exil à qui l’on a fait tort,
et qui vaincu, toujours te redresses plus fort …!

Marja

@ LUCA
infatti è un articolo tratto dal mio blog, non è un normale post, con il quale volevo dimostrare cosa può significare veramente per un laico la religione cristiana soprattutto nella versione cattolica(ma anche i protestanti quanto a rigore non scherzano, solo che le loro chiese sono meno potenti di quella cattolica e quindi nei loro paesi riescono meno a condizionare i politici e gli atti legislativi). Io non credo che uno che non crede negli aspetti trascendenti della religione cristiana possa adottarne le regole di vita come se si trattasse di un normale modus vivendi(è però quello che sostiene l’articolo sull’Avvenire e comunque la quasi totalità dei cattolici che conosco). Nell’etica cristiana, soprattutto nella sfera sessuale, riproduttiva e familiare di NORMALE, di UMANO, non c’è niente, è un insieme di regole liberticide fatto per uomini e donne che amano il sado-masochismo.

Gio

“La fede conviene!”
Sfido io, che conviene! Sono infatti gli atei ad essere discriminati dai “fedeli”, e non viceversa!!!

Ci prendono pure per il culo?

statolaico

Io non condivido proprio il senso dell’abominevole discorso… Per gli atei “vale la pena” credere nei valori del cristianesimo??! Bisognerebbe ricordare a questo signore che esistono valori universali che appartengono all’uomo in quanto tale: è il cristianesimo a volersene appropriare. A me sembra limpido, ma vaglielo a spiegare! 🙂

Fancy

L’ipocrisia da parte dei cattolici mi disgusta sempre più. Essere fedeli conviene? Certo, perchè sicuramente è più semplice mantenere determinate apparenze; ma persone come noi, atee o agnostiche ma non per questo prive di valori o di spessore, rifiutano tutto questo e ne pagano le conseguenze. Gio ha ragione, i veri discriminati siamo noi.

statolaico

Tra l’altro mi fa sorridere il titolo: “Avvenire lancia la sfida: atei la fede conviene”. E che cavolo di sfida sarebbe? 🙂

raphael

Conviene?
Ho sempre pensato che un essere infinito sapesse distinguere colui che crede veramente da colui che semplicemente lecca per convenienza….
E quali sarebbero poi questi valori esclusivamente cattolici, di grazia?
Ve ne sono sicuramente di universali così come difficile è distinguere sempre ciò che appartiene al male e ciò che è del bene
Ma è un discorso relativista o semplicemente di di buon senso….

paolino

La fede conviene? Mi dà uno sconto al supermercato? 😀
Ma perché questi continuano a prendere per i fondelli la gente?

Alrogo

..ma certo che conviene: la chiesa è la più grande agenzia di collocamento esistente in italia, dopo le varie mafie, forse…c’è una convenienza, poco religiosa ma molto “pratica” , a dichiararsi cattolici..

Mario

Avere la fede conviene solo a chi vuol farsi bello alla Chiesa Cattolica, per ricevere i suoi favori. (Vedi certi
personaggi politici). Non è che la fede possa servire a chi non riesce a evitare la noia. I valori della vita si
trovano anche senza la fede, anzi. Se vi è una mente che sa ragionare senza condizionamenti di sorta,
il buonsenso emergerà. Purtroppo vi sono troppi condizionamenti che costringono l’individuo (specie se
mentalmente pigro), a rimanere attaccati a quelle abitudini che lo renderanno dipendente (anche per paura
del “non si sa”) alle sue noiose abitudini. Quindi, imparando a pensare, con l’aiuto della Scienza,( l’unica che
ha insegnato, e che ha trovato la chiesa sempre contraria), potremo capire di più e meglio la nostra
meravigliosa esistenza.

Skadivargr

Ognuno sceglie la sua strada, spero di trovare Schmitt sulla mia per investirlo!

Silvano Madasi

“lottare contro la noia, essere capaci di accogliere la novità delle persone e degli eventi, mantenere la capacità di sorprendersi…restare con le mani aperte di fronte alla vita…diventare capaci di accogliere la grazia…vivere nella fedeltà anche se non si ha fede”

Mosè Schmitt, sulla montagna, scolpiva altre due tavolette di pietra, e questa volta la vocina del cervello gli suggeriva: “mi raccomando, qualcosa di facile facile, di conveniente, così stavolta li tiriamo dentro proprio tutti!”

Primo comandamento:
Lotta contro la noia!

Secondo comandamento:
Sii capace di accogliere la novità delle persone e degli eventi!

Terzo comandamento:
Mantieni la capacità di sorprenderti!

Quarto comandamento:
Resta con le mani aperte di fronte alla vita!

Quinto comandamento:
Diventa capace di accogliere la grazia!

Sesto comandamento:
Vivi nella fedeltà anche se non hai fede!

Che genio Schmitt! Ti piace vincere facile!

Enzo

Marja, è stata un impresa leggerlo tutto ma alla fine sono stato contento e l’ho pure stampato:un lavoro prezioso e importante.Grazie

Umberto

La fede conviene? a cosa? hai vantaggi economici? ti apre le porte per qualche posto di lavoro? ebbene i soldi che ho mi bastano, quanto al lavoro sono pensionato e non ne ho bisogno, a cosa mi potrebbe servire? a niente, visto che ho la salute e la tranquillità, mi chiedo solo, ma ne vale la pena di commentare le idiozie di Avvenire?

cartman666

La fede conviene eccome, puoi avere un posto di lavoro come insegnante, essendo ignorante come un bue, puoi stare in convento tutta una vita a pregare, e i soldi ti arrivano lo stesso, puoi gestire attivita’ commerciali e non pagare l’ici e avere altri sgravi fiscali,se hai bisogno di soldi cambia l’arredo alle chiese ti fai fare le fatture di comodo e incassi il contributo della regione, e stai tranquillo che la finanza non ti accerta. Certo che conviene, parassiti cristiani merdosi, succhiate il sangue della povera gente, e per giunta volete comandare le nostre vite, siete misogini, ottusi,sessuofobici, intolleranti, ma finirete come i dinosauri e’ solo questione di tempo.

Johnny Golgotha

Questo Schmitt propone l’esatto opposto del comportamento che vorremmo si diffondesse in Italia; lui propone agli atei di adottare un atteggiamento religioso, noi invece vorremmo che tutti i religiosi adottassero, per il bene del paese, una mentalità più razionalistica e meno sottoposta ai dogmi della fede

Sicuramente, però, la proposta di Schmitt suona a noi nell’esatto modo in cui la nostra suona ai religiosi

Bel guaio 🙂

Gio

La fede cattolica conviene in Italia un po’ come conviene essere nazisti a casa di Hitler.
Hanno scoperto l’acqua calda.
E hanno pure la spudoratezza di venire a ricordarcelo.

Christian

x Marja
x me sbagli.
Sul matrimonio forse hai ragione, Gesù è stato troppo duro, ma io condivido pienamente che marito e moglie debbano formare una unione perfetta, diventare una cosa sola, una famiglia, chiamami romantico (o scemo), ma io ci credo.
Non credo invece che il matrimonio possa essere il regno dell’individualismo, se si vuole rimanere individualisti perchè sposarsi ? Se pensiamo solo a noi e vogliamo continuare a farlo, perchè formare una famiglia e non rimanere invece degli individui che stanno insieme finchè ci fa comodo ?
Chi fa una famiglia deve farlo seriamente, con il massimo impegno di creare una unione indissolubile, materiale e spirituale, che permetta di crescere e cambiare, diventando una cosa sola. Chi non lo accetta è meglio che non si sposi.
E se poi va male è giusto divorziare. In fondo il divorzio non è veramente contrario ad una visione cristiana più approfondita, così come non lo è il matrimonio gay. Se infatti ciò che Dio usa per unire gli uomini è l’amore, quando Dio benedice una coppia con l’amore, questa è legata nel vincolo divino, a prescindere dai riti umani effettuati per affermare tale unione, sia essa una copia etero o omosessuale.

Allo stesso modo se ad un certo punto l’amore viene meno (perchè ad esempio uno dei due picchia sistematicamente l’altro), si può davvero ritenere che Dio benedica una unione del genere ? in cui uno dei due commette violenze sull’altro ? Che razza di Dio benedirebbe una unione di questo tipo ? In sintesi se non c’è amore non c’è benedizione divina e quindi non c’è nessun motivo che vieti il divorzio (anche religioso).

Sul matrimonio omosessuale, non pretenderai davvero che un uomo vissuto 2000 anni fa potesse pensare al matrimonio gay ? non chiedi un po’ troppo ?

La legge di Dio che porta Gesù è: ama Dio più di te stesso, ama te stesso ed ama il prossimo tuo come te stesso, se lo fai allora sarai un grande in paradiso, se no, No.

Questo assolutamente non significa che il cristiano deve andare a riprendere tutte le regole affermate nel vecchio testamento, basta rispettare la regola di Gesù. Ricorda che lui parlava al popolo ebraico (ed era ebreo anche lui) e non poteva dire loro: tutto ciò in cui credete è superstizione, adesso vi dico in cosa credere, ha cercato di andarci piano, altrimenti non avrebbero aspettato 3 anni per ucciderlo, ma lo avrebbero fatto subito.

Vorrei invece sottolineare quanto scritto di seguito al brano che riporti, Matteo 5, 20:
“Una cosa è certa: se non fate la volontà di Dio più seriamente di come fanno i fariesei e i maestri della legge, voi non entrerete nel regno di Dio”
La frase è valida ancora oggi, in cui a queste categorie possiamo tranquillamente sostituire i farisei ed i maestri della legge (divina) che vivono fra noi oggi, e che sono….

Cara Marja, non essere così dura con Gesù, è vissuto 2000 anni fa, il mondo era diverso allora… E continuo a ribadire che era una gran brava persona.

Bobbi

Gesù è stata la persona più citata e meno compresa della storia dell’umanità….

Valentino

Penso che Gesù più che una persona, sia un’idea dentro cui ognuno può versare dentro ciò che vuole: è per questo che ha così successo. La scarsezza delle fonti storiche al riguardo e l’assoluta faziosità di quel poco che ci è arrivato dovrebbero farcelo considerare come un qualsiasi mito del passato, in più tutt’altro che originale, visto che le cose che avrebbe detto o fatto sono un puzzle di filosofie e storielle antiche, già note da secoli.

Per quanto riguarda la questione dei “valori”, penso che il cristianesimo non faccia altro che giocare, da duemila anni, con l’arma dell’appropriazione indebita: se una cosa è “buona e giusta” (tolleranza, amore, rispetto) allora si tende a dire che è “cristiana”. Il problema andrebbe visto all’inverso: è il cristianesimo che ha scippato determinati valori che sono patrimonio di ogni essere umano a prescindere e che ha messo su di essi una sorta di monopolio legandoli a doppio filo con la religione.

statolaico

x christian: il punto è uno solo. In sintesi. Sei cattolico? Segui i precetti della tua religione, ne hai tutti i diritti. Non sei cattolico? Beh allora potrai avere il diritto di unirti come credi (con uomini, donne, formando coppie, terzetti, dozzine, gruppi, lasciarti, prenderti, rimollarti, riprenderti…) si o no?? O dobbiamo chiedere a ruini?

statolaico

Sempre per christian (un’ultima osservazione): mi sfugge il senso di una parte del tuo discorso. Tu dici -da un lato- che è giustificato il divorzio se il rapporto tra la coppia non va piu’ bene ma dall’altro non riesci a non aggiungere che solo le persone che hanno intenzione di formare un’unione solida dovrebbero sposarsi, gli altri farebbero meglio a lasciare stare (“chi non lo accetta è meglio che non si sposi”). Scusa ma mi spieghi il senso? No, perchè a meno che le persone non abbiano la sfera di cristallo -e pure funzionante- mi risulta difficile capire quello che vuoi dire. E’ chiaro che tutte le persone che si sposano “credono” nel loro amore e nella loro forza di coppia. Che pensi che ci siano persone che si sposano “seriamente” e altre che dicono “dai facciamo un matrimonio di quelli che durano poco e che dopo un pò va a tutto a rotoli, sai che divertimento” ? Purtroppo le cose non vanno sempre come vorremmo o come pensiamo che vdovrebbero andare… è la vita. Non credi?

Damiano

“la fede conviene” si certo , non ho dubbi che sia un ottimo affare per il vaticano, ma per quanto mi riguarda possono tranquillamente andare a farsi fottere.

Marja

@christian
ognuno è libero di vivere l’amore come vuole, ma l’idea della fusione perfetta tra quelli che nella realtà sono due individui distinti, ciascuno con le proprie legittime esigenze, l’idea che la coppia prima e poi la famiglia siano una entità unitaria in cui si fondono e si annullano le distinte individualità dei loro membri è pericolosa, alle volte anche per la stessa vita e incolumità fisica dei protagonisti della vicenda(si pensi, per guardare ai casi più estremi, alle numerose tragedie familiari scatenate dalla gelosia, dal desiderio assurdo di possedere l’altro, di controllare tutti gli aspetti della sua vita), l’amore romantico può anche essere una esperienza affascinante ma solo se uno non lo affronta con moderazione e cautela,senza elevarlo a valore assoluto, altrimenti si rischia veramente di perdere l’equilibrio psichico ed esistenziale.

Kohan

Attenzione è arrivato Marja il più grande esegeta e storico del cristianesimo del mondo dehihi 😉

Kohan

Pardon, mi son fermato subito dopo aver letto il commento a Mt 5,17….;-)

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