Caso Welby. La vedova: continuerò la sua battaglia

Il Vicariato di Roma nega a Welby i funerali religiosi “a seguito del clamore mediatico suscitato da questo caso”. “Lancio un appello agli italiani: pensate a queste cose. I malati non hanno solo il problema di essere curati bene (…) Piergiorgio era seguito molto bene. Piergiorgio l’ultimo giorno ha chiamato gli amici per salutarli: è stato commovente, il saluto di chi doveva andarsene. Ci ha fatto pure ridere: ‘Marco, vecchio bestione, ha detto, ti voglio bene’. E lui: ‘Mi hai fregato”. Mina Welby, a poche ore dall’apertura di un fascicolo sulla morte del marito Piergiorgio da parte della Procura di Roma, racconta così gli ultimi momenti di vita dell’uomo che ha aperto un ampio confronto su temi difficili come accanimento terapeutico, eutanasia, assistenza al distacco dal respiratore artificiale. Emozionata, commossa, ma determinata Mina Welby ha parlato in una conferenza stampa organizzata questa mattina a Roma dai Radicali. […]

Fonte: RaiNews24

48 commenti

antonella_621

“In merito alla richiesta di esequie ecclesiastiche per il defunto Dott. Piergiorgio Welby, il Vicariato di Roma precisa di non aver potuto concedere tali esequie” non comprendo perchè vi sia stata la necessità di richiedere esequie religiose. Il diniego è perfettamente legittimo. Ha fatto bene il Vicariato di Roma.

paolino

Non possono più farlo soffrire da vivo, gli rompono i cosiddetti da morto…

Marco G.

A me la decisione del Vicariato di Roma appare particolarmente grave in quanto, per loro stessa ammissione, non è dettata da considerazioni di carattere etico bensì politico

charlotte

Ma a quel sant’uomo di Pinochet gli hanno fatto i funerali cattolici, altroché! che schifo 🙁

Christian

vedi charlotte,
Suicidarsi è una cosa gravissima perchè così facendo determini la tua vita in modo autonomo, senza che Dio decida il momento della tua fine. Quindi se lo fai vai dritto dritto all’inferno senza passare dal via.
Ammazzare migliaia di persone e schiavizzare un popolo nel terrore è invece una cosa molto meno grave, perchè poi puoi pentirti, fare una bella offerta e così essere perdonato e allora finirai in paradiso.
Capito….?
Eh voi giovani…. state sempre a pensare male!
Dovreste avere più fede !

Lorenzo

in tutto questo affare, la dignità e la compostezza di Welby e della sua compagna contrastano con l’atteggiamento, sguaiato, ottuso o indifferente di gran parte di chi si è espresso sulla vicenda, a partire dal solito papa. Un ottimo risultato per chi crede nella libertà, un autogoal per i clericali.
Riguardo ai funerali cattolici, credo che fosse importante chiederli per mostrare fino a che punto la Curia romana è sensibile alla politica, ma non ai sentimenti delle persone.

paperogiallo

@Charlotte
Proprio vero, è la stessa considerazione che ho fatto nell’ultimo post sul mio blog… questa è la Chiesa, quella che vorrebbe farci credere di essere infallibile… sul preservativo, sull’amore prima del matrimonio, sulla vita e sulla morte… che credibilità pensa di avere, QUESTA Chiesa Cattolica? Crematemi e buttatemi a mare. Così Antonella_621 non ha il dubbio se venire oppure no, al mio funerale.

davide

Era la vita di coloro che schiavizzano l’uomo a dover finire, non quella di chi lotta per la sua libertà!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
welby perchè vogliono riempire di letame anche la tua memoria? non gli è bastato gettare merda sulla tua sofferenza???????????????!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Daniele Gallesio

Indipendentemente da quello che possiamo pensare sull’avversione che la CCAR ha per i suicidi, la dottrina cattolica ha sempre negato il funerale religioso ai suicidi.
Se uno è favorevole al suicidio è fuori dalla dottrina cattolica.
Se uno è fuori dalla dottrina cattolica, non vedo perché dovrebbe volere il funerale cattolico.

Non si può eccepire nulla al diniego del funerale cattolico a chi non ha rispettato la dottrina cattolica pubblicamente e con caparbietà.

Daniele Gallesio

Quello dal punto di vista della coerenza.

Dal punto di vista umano, non riesco a non citare anche questa volta Faber:

Da La ballata di Miché
«domani alle tre
nella fossa comune sarà
senza il prete e la messa perché d’un suicida
non hanno pietà
»

Preghiera in gennaio

«Lascia che sia fiorito, Signore, il suo sentiero
quando a Te la sua anima e al mondo la sua pelle
dovrà riconsegnare, quando verrà al Tuo cielo
laddove in pieno giorno risplendono le stelle.

Quando attraverserà l’ultimo vecchio ponte
ai suicidi dirà, baciandoli alla fronte:
Venite in Paradiso, là dove vado io
perché non c’è l’inferno nel mondo del buon Dio
“.

Fate che giunga a Voi, con le sue ossa stanche,
seguito da migliaia di quelle facce bianche,
fate che a Voi ritorni fra i morti per oltraggio
che al cielo e alla terra mostrarono il coraggio.

Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia
se in Cielo, in mezzo ai santi, Dio, fra le sue braccia,
soffocherà il singhiozzo di quelle labbra smorte,
che all’odio e all’ignoranza preferirono la morte.

Dio di misericordia, il tuo bel paradiso
l’hai fatto soprattutto per chi non ha sorriso.

Per quelli che han vissuto con la coscienza pura,
l’inferno esiste solo per chi ne ha paura.

Meglio di lui nessuno mai ti potrà indicare
gli errori di noi tutti che puoi e vuoi salvare.
Ascolta la sua voce, che ormai canta nel vento:
Dio di misericordia, vedrai, ne sarai contento.»

(Ufficiosamente dedicata a Luigi Tenco, suicidatosi al Festival di Sanremo)

tizio

Non comprendo il problema in merito ai funerali religiosi.
Non sono un diritto!
E non è nemmeno questione di pietà ecc. Si invoca giustamente la coerenza nella Chiesa cattolica: ebbene, Welby e la famiglia hanno scelto di seguire una via in contrasto con ciò che la Chiesa riteneva, l’hanno fatto con piena coscienza, e mi sembra ovvia la reazione della Chiesa medesima.
Tantopiù che (e questo la Chiesa l’ha sempre sostenuto) non è certo un funerale cattolico, in chiesa o meno a decidere della sorte nell’aldilà. Il funerale è solo un commiato e un conforto, la sorte di Welby come di Giovanni Paolo II nell’aldilà è nelle esclusive mani del Signore.

E poi, sinceramente, non comprendo neanche le vostre reazioni scandalizzate: per un ateo paradiso, inferno, sacramenti non hanno alcun valore…

antonella_621

Per Marco G: non vedo dove sia la gravità, è stato solo applicato correttamente il catechismo (legge), della chiesa cattolica ha pure citato i numeri di riferimento, non è politica. Politica sarebbe stato l’inverso. Ha sbagliato chi ha chiesto le esequie religiose (qualcuno le ha chieste). Il vicariato ha fatto quello che avrei fatto io al loro posto applicata la “legge” (catechismo). Oppure ci si dimentica che la “fede cattolica” ha un suo regolamento?

RazionalMENTE.net

Sono d’accordo con Daniele. Oltretutto quello di Gesù non fu un suicidio? Era vero Dio e vero uomo, quindi un caso di suicidio-deicidio, come giustamente disse Adel Smith.

Debbo dire che mi ha dato molto fastidio venire a sapere che i familiari di Welby sono cattolicissimi. Anzi, dicono di esserlo, ma ovviamente non lo sono. Mi dà fastidio questa incoerenza. Io ho lottato insieme a tutti voi per la laicità dello Stato e per il diritto all’autodeterminazione, ideali in netto contrasto con quelli cattolici. Mi sento tradito. Sono veramente incazzato.

La Chiesa ha fatto malissimo a concedere i funerali cattolici a Pinochet, e farebbe altrettanto male a concederli a Welby.

Io posso accettare che i familiari di Welby siano credenti, ma non che si dicano cattolici. Questa incoerenza mi fa incazzare moltissimo. Io ho lottato per degli ideali, mi sento tradito.

antonella_621

RazionalMENTE ho letto ora il tuo intervento, e concordo con te. Ho trovato incoerenza. Se uno è cattolico segua le norme regolamentari della “fede” diritto canonico compreso (quando le ha lette tutte può pure iniziare di nuovo a leggerle), e le applichi. Se fossi Welby mi rivolterei nella tomba….

centro studi teologici

CENTRO STUDI TEOLOGICI

COMUNICATO STAMPA

MILANO,22 dicembre 2006 – WELBI – DECISIONE DELLA GERARCHIA CATTOLICA DI NON CELEBRARE IL FUNERALE RELIGIOSO E’ SCANDALOSA E CRUDELE – NON E’ NEMMENO UNA POSIZIONE CRISTIANA MA DA RELIGIONE POLITICA

E’ grave che si neghino i conforti religiosi a Welbi, non vi sono motivi di negare la celebrazione religiosaad un uomo che ha sofferto oltre 9 anni in un letto, immobilizzato: nostro Signore Gesù Cristo è rimasto solo tre ore in agonia sulla croce, lui vi è stato 9 anni….
è già Santo per ciò che ha sofferto, e non saranno le parole negatrici di cardinali o vescovi a cambiare lo stato di grazia di questo uomo…che ha voluto morire con dignità e coscienza.
Si portano in Chiesa anche i mafiosi che hanno ucciso centinaia di persone, o i criminali, non questo uomo? …che ha sofferto una intera vita?!
Vergogna!
Cristo è più grande della miopia clericale di un monsignor Fisichella, che misura con il bilancino “la menta e il timo” come diceva Gesù:
“…e a chi vi chiede un pane , voi che siete cattivi non gli darete un sasso, o uno scorpione…tanto più il Padre vostro celeste, che buono ….!” (Cristo nel Vangelo).
A questi nuovi farisei della Chiesa cattolica diciamo ciò che il Maestro disse: “SE LA VOSTRA GIUSTIZIA NON SUPERERA’ QUELLA DEGLI SCRIBI E DEI FARISEI NON ENTRERETE NEL REGNO DEI CIELI”!
Ecco di fronte a una vita di sofferenze dobbiamo tutti inchinare il capo, uomini di Chiesa e della politica: qui, comunque Egli sia morto, nel diritto di disporre di un exitus che finisse un calvario, dobbiamo maggiore silenzio e rispetto, e non gesti disumani e antievangelici.

COMITATO DIRETTIVO DEI TEOLOGI

+ Padre Raffaele Contenti O.E.O.
Abate e Teologo e Coordinatore

CENTRO ECUMENICO

Via Varese 10
20124 MILANO

tel. 339.5280021 Segreteria di Direzione
02. 90965449 – fax
http://www.centrostuditeologici.too.it

Daniele Gallesio

Appunto. Un po’ di coerenza.
La CCAR è stata coerente, dobbiamo riconoscerglielo.
I funerali cattolici non sono certo un diritto.
Non si può andare contro la dottrina di una Chiesa e pretendere qualcosa da quella stessa Chiesa.

Oltretutto la Chiesa non dà ai suoi funerali la valenza di “lasciapassare” per il Paradiso, per cui… Se esiste il Paradiso, giudicherà Dio indipendentemente dal funarale. (E in tal caso per noi atei saranno dolori)

E poi a noi cosa interessa se la CCAR nega i funerali a qualcuno?
A me, come ateo, dà fastidio quando si fanno esequie religiose a chi cattolico non era di fatto.
A funerali di miei parenti, magari non atei-teoretici, ma atei-pratici, sentire dire “il nostro fratello Pinco che ha vissuto in Cristo… bla bla”, mi ha fatto accapponare la pelle: mi veniva voglia di urlare: “Non è vero! Pinco non ha vissuto in Cristo!”.

Sottoscrivo i post di Antonella, Tizio e RazionalMente.

annarosa

x RazionalMente

Mi capita spesso di pensare che molti di “voi” (scusate la genericità ma siete un “gruppo” e spesso molto coeso, ed è facile pensarvi così) parlino molto di uso della ragione nel giudicare i fatti ma, spesso, siano travolti dai sentimenti. Soprattutto da sentimenti di rabbia. Anche in questo caso. Rabbia contro chi pensava che la vita di Welby fosse comunque degna di essere vissuta, rabbia nei confronti di una famiglia che ha fatto la “sua” volontà anche forse senza condividerla del tutto e rabbia nei confronti di un prete che, del tutto ovviamente, rifiuta di fare a Welby un funerale in chiesa di cui, forse, a lui non sarebbe importato.
Quello che posso pensare io del caso, ora, è che Welby è affidato alla misericordia di Dio e che, comunque venga sepolto, tutti i cristiani diranno una preghiera per lui e la sua famiglia.

RazionalMENTE.net

No, annarosa, forse non hai capito bene. Noi razionalisti proprio in quanto razionalisti non possiamo tollerare incoerenze. Io ho sempre stigmatizzato il fatto che molti si dicano cattolici senza in realtà esserlo. Molti sedicenti cattolici sono in realtà dei veri e propri agnostici, semmai piuttosto scaramantici, per cui si comportano come se Dio non esistesse e soprattutto come gli dice la testa, senza seguire insomma i dettami della Chiesa.

Io non sono arrabbiato verso il prete che ha negato i funerali, proprio il contrario!! Sono arrabbiato verso i familiari di Welby che si dicono cattolici senza esserlo e pretendono funerali cattolici che al loro congiunto non spettano. Quindi sono d’accordissimo col prete e spero che almeno lui sia coerente e non conceda tali funerali.

La lotta che abbiamo combattuto, in ogni caso non è stata vana, e continueremo con forza a reclamare il diritto dell’individuo all’autodeterminazione.

Piergiorgio Welby è stato un eroe, una persona eccezionale che non dimenticherò mai.

archibald.tuttle

“Io non sono arrabbiato verso il prete che ha negato i funerali, proprio il contrario!! Sono arrabbiato verso i familiari di Welby che si dicono cattolici senza esserlo”

beh, io non sono un esperto di diritto canonico o catechismo, ma siamo sicuri che tecnicamente non lo siano? forse al posto di piergiorgio non avrebbero chiesto il distacco del ventilatore, materialmente non lo hanno staccato loro, non sappiamo di preciso se e quanta collaborazione abbiano fornito alla volonta di welby, e io non. indicibil sono neanche sicuro di quanta collaborazione si possa fornire senza smettere di essere cattolici.

“e pretendono funerali cattolici che al loro congiunto non spettano.”

io al posto di piergiorgio non li avrei certo chiesti (o comunque di sicuro non cattolici), ma siamo sicuri che non gli spettino? ha commesso veramente un suicidio? la posizione della chiesa non mi pare delle piu chiare, da bruno vespa 2 giorni fa un cardinale sembrava abbastanza a favore, parlano di legittimo rifiuto dell’accanimento terapeutico, ma la definizione precisa ce l’hanno? o usano quella stabilita recentemente da non ricordo quali magistrati e/o giuristi italiani? non sarebbe un po strano?

se il rifiuto fosse per motivi politici sarebbe uno schifo indicibile.

nasoblu5

# Christian scrive:

>Suicidarsi è una cosa gravissima perchè così facendo determini la tua vita in >modo autonomo, senza che Dio decida il momento della tua fine. Quindi se lo >fai vai dritto dritto all’inferno senza passare dal via.

All’inferno non mi risulta!!

Ma i morti non devono aspettare l’apocalisse ed il giudizio universale per sapere la loro destinazione ?

Nel frattempo dove alloggiano ?

Per fortuna sono ateo non dovro aspettare tutta l’eternità per essere “giudicato” ma semplicemente le mie molecole verrano riciclate secondo le regole della chimica organica e non…..

Fabris

@ annarosa

Io lotteró fintantoché non saremo liberi di gestire la nostra vita in base alla nostra coscienza di cittadini e uomini liberi, non in base ai dettami di una religione piena di contraddizioni, di assurdità, che ha annoverato ed annovera anche fra i suoi massimi esponenti fior di mascalzoni e ipocriti.

Io non voglio imporre a un cattolico il divorzio o l’aborto, tantomeno voglio convincere che l’eutanasia per libera scelta sia la cosa migliore di questo mondo, che tutti debbano usare i profilattici durante i rapporti sessuali o quanto altro.

Io voglio solo poter scegliere, da uomo libero, per me.
Lo Stato deve darmi la possibilità di divorziare, di abortire o di porre fine alla mia esistenza in una situazione come quella di Piergiorgio Welby.
Senza obbligo per nessuno.

Liberi poi i cattolici o gli appartenenti ad altre religioni di seguire i loro convincimenti, ma rispettando la mia libertà!

E’ così difficile da capire?

udo

Una cosa e’ sicura: quest’uomo ha finito di vivere in condizioni che gli erano insopportabili.

Daniela

anch’io non sopporta l’incoerenza di chi agisce da non cattolico nelle azioni più concrete e poi compie quella serie di riti cattolici non si sa perchè, per convenzione, tradizione , bò. Questo però non toglie che quella di Welby e di tutti quelli che lo hanno sostenuto, sia stata una grande battaglia per i diritti civili, come nella mia giovane memoria non avevo mai visto e sostenuto, una battaglia per sostenere il diritto di decidere ognuno per la propria vita e per la propria morte, per il proprio corpo, decido io di me stessa, e se per caso dovesse succedermi qualcosa e non potessi agire in prima persona vorrei che la mia famiglia si comportasse come quella di Welby e che rispettasse le mie volontà, perchè non c’è cosa più brutta che sentirti prigioniera degli altri e della loro morale, chi è cattolico agisca come meglio crede ma chi non lo è deve essere libero di agire secondo il proprio sentire, è così difficile capire questo concetto?
Per quanto riguarda la concessione o meno dei funerali religiosi, queste sono cose interne alla chiesa e sinceramente a me non me ne frega niente di come gestiscono i loro riti, non sono come certa gente (vaticano) che mette bocca in cose che non gli competono (le leggi dello stato italiano).

Carlo Perassi

@Daniele Gallesio:
la questione dei funerali cattolici per i suicidi è, nella pratica, del tutto discrezionale, potrei testimoniarlo personalmente. Su Welby si sono mantenuti stretti nell’interpretazione delle loro stesse regole per ovvi motivi politici.

Personalmente, poi, considero un onore, per il defunto, che il proprio funerale non possa essere cattolico.

Giuseppe

@RazionalMENTE

Ti senti tradito da chi? E per che cosa? Welby e i familiari di Welby non hanno mai tirato in ballo, a quanto ne so, la loro adesione o meno al cattolicesimo. Welby reclamava soltanto il suo diritto a morire quando e come sceglieva lui. La coerenza con la sua (eventuale) fede e quella di sua moglie, che si dichiara cattolica, riguarda solo loro.

Sei tu che l’hai voluta vedere come una battaglia ateismo contro cattolicesimo. Ma non puoi sentirti tradito per aver scoperto che non è così.

Questa storia dimostra semmai ancora una volta come tanti cattolici dichiarati seguano in realtà una morale molto più flessibile e laica di quanto non pretendano le gerarchie vaticane. Che ognuno, di fatto, si fa un credo e un’etica ritagliata su misura, per quante ciance si possano sprecare sulla morale assoluta e naturale.

Cosa del resto ovvia: come possono milioni di persone dotate di teste pensanti accettare supinamente e integralmente un’unica dottrina morale? Non accade.
E non accade neanche per la fede.

La fede che ritorna un fatto eminentemente privato, a mio parere è una notizia molto positiva.

Damiano

Io non vorrei mai un funerale religioso, sarebbe vero e proprio insulto alla mia memoria. Non è raro, comunque, che la chiesa conceda il funerale a persone che in vita se ne fregavano della religione anzi, spesso questi casi vengono pure sbandierati come trofei da parte dei preti.
Concordo con Razionalmente, il prete ha fatto bene a rifiutare il funerale, magari lo facesse sistematicamente con tutti coloro che non sono cattolici praticanti.
Il comportamento della famiglia welby dimostra di che tipo sia, in realtà, il cattolicesimo praticato in italia ovvero il cattolicesimo “fai da te”, un misto di pochi rituali consolidati dalla tradizione e di autonomia di giudizio su ciò che è giusto o ingiusto.

darkzero

Scusate, ma Welby era per caso cattolico? Lasciamo perdere quello che vuole la moglie, Welby ha detto che voleva un funerale secondo il rito cattolico? Ve lo chiedo perché non ne ho idea.

emel

Guardate che state un po’ deragliando…

L’incoerenza e’ tutta della chiesa romana che dice di seguire la via di Cristo, e di fatto non lo ha mai fatto durante l’intera sua storia millenaria diventando in realta’ un istituto di potere molte (troppe) volte legittimatosi con l’inganno e la violenza sui piu’ deboli.

Cristo stesso dichiara il suo amore nei confronti dei peccatori, ebbene la chiesa e i pazzi fascisti che sono affascinati dal suo potere terreno in realta’ sono terrorizzati dai peccatori perche’ in questi vedono coloro che possono portare via quello a cui tengono realmente, l’autorita’ sui piu’ deboli.

Welby era non credente, ma amava sua moglie percio’ ha acconsentito ai funerali religiosi.
Non confondiamo il fatto che ci siano cristiani (la moglie di Welby) che si sentono in sintonia con il vangelo e che realizzano dentro di se quanto sopra, ma che non riescono per un milione di motivi a sputare sui gerarchi del clero.
Cristo avrebbe concesso a Welby il suo rispetto, la chiesa non lo fa perche’ ponendosi come un sistema di potere terrreno deve necessariamente mortificare e penalizzare chi non le si sottomette.
Ecco perche’ l’incoerenza della chiesa e’ una trave e quella di Mina Welby una pagliuzza.

Essere razionalisti significa anche certe priorita’.
My 2 cents.

emel

oops

intendevo “Essere razionalisti significa anche CAPIRE certe priorita’.”

RazionalMENTE.net

@Giuseppe
La fede dovrebbe essere qualcosa di intimo e privato, ma sappiamo bene che non lo è. La Chiesa ogni giorno si ingerisce nella politica e nella vita di tutti, non credenti compresi. La religione quindi è a tutti gli effetti qualcosa di pubblico e istituzionale.

@Archibald
Se ho capito bene Piergiorgio non era credente, mentre la moglie e il resto della famiglia sono cattolici praticanti. La posizione ufficiale della Chiesa sull’eutanasia, sul suicidio, ecc. è risaputa, anche se poi anche i preti al pari dei cattolici laici si comportano secondo la propria coscienza. Sappiamo tutti che la famiglia ha combattuto insieme a Piergiorgio la sua lotta per il distacco dalle macchine, quindi vedo una certa incoerenza da parte della famiglia e invece una coerenza forse anche eccessiva da parte del prete (considerando che la coerenza non è il punto di forza della Chiesa). Probabilmente su tale decisione influisce il fatto che tale caso sia stato non solo un fatto privato e personale, ma anche una lotta pubblica per la laicità dello Stato. La Chiesa insomma ha risposto per le rime.

RazionalMENTE.net

@emel:Ecco perche’ l’incoerenza della chiesa e’ una trave e quella di Mina Welby una pagliuzza.

Vedi emel, è un po’ difficile giudicare quanto sia coerente una persona rispetto ad una dottrina palesemente incoerente.

Rosalba Sgroia

Non è il rifiuto della CHIESA CATTOLICA, ma la richiesta dei funerali cattolici il vero motivo per cui io sono costernata… è un’ INCOERENZA, con tutto il rispetto per la vedova.
Ora gli ecclesiastici ne escono rafforzati!

Spiego un po’ meglio sul mio blog… anche con una mia poesia…
http://neroassenso.splinder.com

RazionalMENTE.net

Sì, la Chiesa Cattolica ne esce rafforzata nel senso di apparire ancor più rigida pur nella sua palese incoerenza e lontananza dal cristianesimo e dal comune senso morale (funerali cattolici per mafiosi e dittatori, ma non per i suicidi). Un gigante dai piedi di argilla che prima o poi crollerà come la torre di Babele.

archibald.tuttle

“Ora gli ecclesiastici ne escono rafforzati!”

non saprei. al grande pubblico, che sappiamo essere in genere poco coerente con la dottrina cattolica anche credendo il contrario, potrebbe apparire piu evidente la “strumentalizzazione politica” della non concessione dei funerali religiosi rispetto alla coerenza con la dottrina della chiesa. ma forse mi illudo…

emel

Non sono d’accordo sul fatto che la chiesa ne esca rafforzata.
…sopratutto nei confronti di chi ?

Certo che se si affronta il problema con lo spirito di rafforzare la coerenza di Mina Welby come se si parlasse di una dimostrazione matematica, la chiesa allora si rafforza nei nostri confronti, sicuramente….
Ricordatevi che e’ stato Piergiorgio ad acconsentire.

Da questo punto di vista vi invito a considerare che essere coerenti (in senso cognitivo) dovrebbe anche portare a negare l’appoggio alla famiglia di Welby (in quanto lei portatrice del caso presso la pubblica attenzione) FIN DALL’INIZIO poiche’ cattolici.

Preferisco esprimere un comportamento intelligente, il che non significa coerenza in senso stretto, se vi pare.
Non chiediamo di rinnegare nulla a nessuno per essere appoggiati, perche’ questo e’ esattamente un comportamento religioso (incoerenza quindi, vedete ??).
Chiediamo piuttosto il rispetto delle proprie liberta’ e della propria dignita’ di persona, il che implica anche pregare il dio spaghetti se uno lo vuole fare… Basta che non rompa i maroni agli altri.

Damiano

@emel:

“Da questo punto di vista vi invito a considerare che essere coerenti (in senso cognitivo) dovrebbe anche portare a negare l’appoggio alla famiglia di Welby (in quanto lei portatrice del caso presso la pubblica attenzione) FIN DALL’INIZIO poiche’ cattolici.”

Non sono molto d’accordo, non si appoggia questo o quello a seconda della religione, ma in relazione ad un problema specifico. Nel caso di Welby il problema in questione era l’affermazione di un diritto personale, sarebbe stupido non appoggiare chi si batte per ottenerlo solo perchè è cattolico (o sedicente cattolico). Che poi la posizione della famiglia di welby non sia allineata con quella della religione che dicono di professare, questo è solo un loro problema di coerenza, non nostro.
In sostanza non necessariamente “l’amico del tuo nemico è tuo nemico”.

emel

>Non sono molto d’accordo, non si appoggia questo o quello a seconda della religione,
>ma in relazione ad un problema specifico.

Damiano,

era esattamente questo il senso del mio scritto. Le tue parole rendono con piu’ chiarezza il significato di quanto intendevo dire.

RIC86

@ Archibald.tuttle
sono perfettamente d’accordo con te…l’etica laica ne esce superiore….

RIC86

Quello che conta secondo me è il significato della vicenda di Welby e la dignità etica che ha dimostrato. La richiesta dei funerali cattolici secondo me è irrilevante visto che non è stata la volontà di Welby ma dei suoi familiari. Il rifiuto della chiesa credo dimostri alla pubblica opinione lo scarto, almeno in questo tema, tra etica laica e etica cattolica, e l’etica laica dal mio punto di vista ne risulta notevomente avvantaggiata.

Ricordiamoci anche una cosa: esiste una convivenza forsosa tra laici e cattolici, e le famiglie su questo spesso sono divise. Una volta morti, il nostro corpo è in mano alla famiglia. In mancanza di volontà dettagliate sul rito, è la famiglia che sceglie come piace più a lei. Io sono di famiglia profondamente cattolica, e le mie idee e le mie volontà di un rito funebre laico sarebbero credo assolutamente inascoltate. Del resto come diceva Foscolo, le tombe servono ai vivi e non già ai morti. Quello che conta è quello che Welby ha dimostrato e detto in vita.

Quello che secondo me è necessario è smontare il giudizio sociale prevalente che un’etica laica e non religiosa è immorale, è cultura della morte, è non rispetto della vita. La famosa massima dostoevskiana “Se Dio non esiste, tutto è permesso” risuona nella maggior parte delle coscienze. Credo sia necessario ribaltarla e far capire che “Se un certo Dio esiste, tutto è possibile”, se un certo Dio che dona la sofferenza esiste è possibile prolungare all’infinito l’agonia delle persone, se un certo Dio sessuofobo esiste è possibile discriminare le persone per i loro stili di vita (convivenza, divorzio, omosessualità) etc…

Non possiamo permettere che questo Idealismo di Stato continui ad imporsi sulla società.

tipaccio tremani

Personalmente dichiaro Welby eroe nazionale, medaglia d’oro al valore civile, e grande Santo. Ma Santo vero, non di quelli…”deboli” e di parte che la chiesa sforna a suo piacimento.
Grazie Piergiorgio. Un giorno un mio grande quadro sarà intitolato a Te e diverrà uno dei tuoi monumenti.
Affettuosamente tuo
Tipaccio

RazionalMENTE.net

Noi non credenti abbiamo i nostri santi laici, i nostri crocifissi, persone che hanno sofferto per un mondo più giusto: Welby, Gandhi, Luther King… E se la Chiesa non avesse snaturato con 2000 anni di assurde violenze quel Gesù dei Vangeli, forse oggi quel crocifisso ligneo che fascisti e leghisti vorrebbero inchiodare sulla fronte di tutti, avrebbe ben altro significato e susciterebbe meno polemiche.

Roberto Grendene

Da quel che ho letto, Welby ha lasciato alla moglie liberta’ su come effettuare la cerimonia funebre. Nulla da eccepire: c’e’ chi per coerenza non accetterebbe mai un funerale religioso e fa in modo di non averlo alla sua morte (il modo piu’ e’ sbattezzandosi), e chi con altrettanta coerenza pensa che la modalita’ del commiato possa essere scelta da chi e’ vivo in quel momento, nel caso specifico la moglie religiosa di Welby.

Detto cio’, la gerarchia della CCAR ci ha fatto una figura meschina.
Non certo nei nostri confronti (affari loro come gestiscono la fruizione delle funzioni religiose).
Ma nei confronti di tanti cattolici che la vedono scendere a patti e perdonare cani e porci (dittatori, mafiosi, capibanda), ma essere inflessibiile con un “povero cristo”.

Mi vien da dire per fortuna che c’e’ il “fine teologo” Ratzinger che tira le fila: avrebbero potuto accettare di fare il funerale religioso, “perdonarlo” e avere in questo caso si’, il plauso generale (anche se in modo ipocrita)

Ciao
Roberto Grendene

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