Ferrero zapaterista

‘Panorama’ ha pubblicato un’intervista a Paolo Ferrero, ministro per la solidarietà sociale. Tema dell’intervista la nuova legge sulla libertà religiosa. Come al solito si parlà di laicità da ottenere equiparando le confessioni religiose: gli atei e gli agnostici non esistono. Interessante però il passo finale:

D. E sull’eutanasia cosa succederà?

R. Io sono a favore. Certamente è opportuna una legge che impedisca la situazione incresciosa di oggi. Le persone che non vogliono continuare a soffrire hanno diritto a dire basta. Peraltro il problema che si pone è nuovo. Cento anni fa il livello qualitativo della medicina era basso. Oggi, però, la tecnologia consente anche l’allungamento biologico della vita e talvolta annienta la dignità dell’uomo. È una situazione che deve trovare un elemento di governo.

D. Insomma, moriremo zapateristi.

R. Io confido di sì, spero nella gente. Sui diritti civili non c’è dubbio da che parte stia la maggioranza del Paese. Tutti citano l’insuccesso del referendum sulla fecondazione assistita. Ma lì pochi hanno capito davvero di cosa si parlava. Un’ipotetica consultazione popolare su pacs ed eutanasia passerebbe con milioni di voti di scarto. Come e più che nel caso del referendum sul divorzio del 1974.

Chi scrive non è affatto convinto, ma reputa molto apprezzabile questo ‘outing’ da parte di un ministro, cosa veramente rara di questi tempi.

L’intervista a Paolo Ferrero è stata pubblicata sul sito di Panorama

3 commenti

Maurizio

Bisogna togliere il quorum al referendum. Così si innescherebbe un meccanismo virtuoso per cui i politici cercano di informare i cittadini, anziché disinformarli e tenerli fuori. A questo punto avremmo già eutanasia, pacs ecc.

giops

non credo che il referendum sia una buona idea… non in Italia…

mauro cassano

Una piccola rivincità per la laicità…ma credo soprattutto una rivincità della ragione sul buio irrazionale che ricopre come con una coltre il nostro Paese. Non so se alle interessanti parole di questo ministro valdese seguiranno dei fatti concludenti, considerato il fatto che il compromesso “immorale e menzognero” sembra più appetibile dell’uso della ricchezza della ragione – almeno in politica. Ma di certo sono parole incoraggianti che spingono a continuare le doverose e sacrosante battaglie per la secolarizzazione della società e per la visibilità di atei e agnostici (evidentemente – e a torto -non coinvolti nel discorso di Ferrero).

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