UAAR in TV spostata al 29 novembre

Il programma televisivo dell’accesso regionale realizzato dal circolo UAAR di Genova, previsto per martedi 28 novembre, alle ore 8.30, su Rai Tre, di cui abbiamo dato notizia in una Ultimissima di due giorni fa, è stato spostato a mercoledì 29 novembre, stessa ora stessa rete.

3 commenti

Mauro

ma i programmi dell’accesso regionale si vedono solo nelle rispettive regioni?
gradirei informazioni in merito
grazie

Daniele Gallesio

Cavolo!

Ci siamo sovrapposti nientemeno che a Giovanni Minoli che parlava di Mafalda di Savoia con la nipote di Umberto II! 😐

Spiego per chi non ha visto:

Su RaiTre, dalle 8:20 circa, stava andando in onda (suppongo a livello nazionale) una trasmissione storica condotta da Minoli.

Alle 8:30 in punto (suppongo solo in Liguria) la trasmissione è stata brutalmente soppiantata (a metà del discorso: manco gli hanno fatto finire la frase!) dalla sigla di “10 minuti di…” seguita dal nostro spazio autogestito (stralci di spettacolo teatrale del prof. Odifreddi su matematica, evoluzionismo e creazionismo presentati dalla socia di Genova Isabella Cazzoli che ha spiegato gli scopi dell’UAAR).

Ho detto soppiantata e non interrotta perché finita la nostra trasmissione, la trasmissione di Minoli è ripresa non da dove era stata interrotta bensì dal punto in cui era nel frattempo arrivata (suppongo che nelle altre regioni l’abbiano vista per intero senza il nostro “programma dell’accesso”).

In sostanza, gli spettatori liguri che erano interessati alla trasmissione di Minoli non l’hanno potuta vedere per intero, perché 10 minuti sono stati sostituiti dalla nostra trasmissione.
Certamente non saranno stati contenti, e certamente qualcuno si sarà incavolato con noi.

So che non è colpa dell’UAAR. Questa è una prassi usuale della Rai, specie al mattino.

Sono sempre convinto che il lavoro per ottenere tale spazio sia stato più che opportuno. E capisco perfettamente che già è stato difficile ottenerlo, e che non potevamo permetterci di dettare anche le condizioni.

Per cui chiedo scusa ai telespettatori che non hanno gradito l’interruzione, ma non è stata colpa dell’UAAR.
Sono i “programmi dell’accesso” che funzionano così
.
Io non faccio parte della dirigenza UAAR, ma sono sicuro che se ci fosse stata data la possibilità di scegliere l’UAAR avrebbe scelto di non interrompere (né tantomeno soppiantare per 10 minuti) nessuna trasmissione.

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