Lugano apre ai separati: «Ridiamogli l’eucarestia»

S’intitola Non hanno più vino ed è la lettera pastorale del vescovo di Lugano Pier Giacomo Grampa, dedicata alla crisi del matrimonio. Contiene significative aperture proprio sul tema dei sacramenti ai divorziati risposati. Monsignor Grampa chiede un «atteggiamento di grande comprensione e misericordia» che «riduca al minimo i rifiuti a ricevere l’Eucaristia». Il vescovo di Lugano definisce il matrimonio soltanto civile «una tappa comprensibile in un cammino di crescita e di maturazione, in qualche caso addirittura auspicabile per evitare un matrimonio religioso nullo. […] «è giunto il momento per la nostra Chiesa particolare di muoversi con coraggio su nuove piste verso obiettivi concreti». Quali? Innanzitutto «una richiesta di perdono da parte della Chiesa diocesana per atteggiamenti poco cristiani di molti suoi figli», quindi una «pastorale dei divorziati e divorziati risposati». […]

L’articolo completo è disponibile sul sito del Giornale 

14 commenti

Giuvà

Il solito giochino. Escono dalla porta e rientrano dalla finestra. Tanto la gente non se ne accorge.

febo

Conosco un paio di persone celiache che fanno la comunione con delle ostie particolari senza alcun problema comunque la transustanziazione riguarda la sfera della fede per cui il pane ed il vino consacrati pur restando materialmente gli stessi diventano il corpo e il sangue di Cristo, naturalmente, tutto ciò avviene per fede perchè chimicamente mantengono inalterata la materia di cui sono fatti per cui se questa provoca dei danni alla salute provocati dalla sua composizione anche questi restano inalterati. comunque, come ho detto, ci sono ostie particolari.

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Vedi Febo, la Chiesa dice che l’ostia consacrata è il VERO corpo e sangue di Cristo. Certo che se con la parola VERO intendiamo qualcosa di diverso da quel che dice il dizionario della lingua italiana allora no problem.

I credenti si arrampicano sugli specchi dicendo che il vero corpo e sangue di Cristo è la realtà “ontologica” dell’ostia consacrata, insomma la vera essenza dell’ostia consacrata.

In passato, quando la scienza era ancora molto arretrata, i filosofi avevano coniato il concetto di realtà ontologica per definire la sostanza di cui erano fatte le cose. Non avevano il microscopio o altri metodi di analisi e quindi se volevano sapere cosa fosse in realtà una pietra (oggetto dall’aspetto inutile) dicevano che la sua vera essenza era una certa cosa.

Oggi però non ha più senso parlare di vera essenza o realtà ontologica. Se sembra un’ostia, ha il sapore di un’ostia e ad un’analisi di laboratorio risulta un’ostia non ha senso dire che la sua vera essenza è carne e sangue. Mi viene in mente Vulvia: http://www.corradoguzzanti.it/personaggi.asp# (La lucertola). Troppo divertente!!!

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Insomma arriviamo all’assurdità non solo di credere all’esistenza di qualcosa che non vedi (Dio) ma addirittura di credere che ciò che vedi sia qualcosa di diverso da quel che sembra. Allora io mi creo una religione secondo la quale il Papa è una zanzara, poi vado lì a spruzzargli l’insetticida.

febo

Capisco che per un ateo non sia comprensibile una cosa simile e sia possibile solo attraverso la fede ed è per questo che su questi campi non ci può essere dialogo perchè la mia e la tua sono due opinioni che procedono parallelamente senza incontrarsi mai. Vero corpo e sangue di Cristo lo diventano con gli occhi della fede l’ostia prima e dopo l’elevazione rimane identica nei suoi contenuti chimici, anche perchè altrimenti non ci sarebbe bisogno della fede per credere e forse neppure questo sito esisterebbe più.

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Lo so, la fede acceca la ragione. Con gli occhi della fede puoi anche farti esplodere tra la folla. Puoi fare crociate, bruciare sul rogo povere donne, perseguitare i gay.

Credere che un’ostia si carne e sangue non è molto diverso dal credere che i gay siano dei malati, malgrado la scienza in entrambi i casi dica il contrario.

Devi augurarti solo che un giorno una mia eventuale fede futura non mi faccia vedere i preti come cacciagione da fare al barbeque.

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Lo dico perché qualcosa di simile è già capitato: al tempo della Rivoluzione Francese, una certa fede anticlericale faceva vedere i preti come materiale col quale riempire i pozzi. E ne riempirono tanti.

febo

Attento la Verità senza la Carità (intesa come amore che si spende per il puro piacere di spendersi) è nulla e tutto quello che mi dici è verità senza Carità il che anche se ti può sembrare assurdo non è cristianesimo, ecco perchè a ciò che mi dici ti posso contrapporre Francesco d’Assisi, Madre Teresa, Don Tonino bello solo per fare dei nomi “noti”.

archibald.tuttle

madre teresa? quella che battezzava i lebbrosi in punto di morte invece di dargli antibiotici? che razza di esempio di Carità sarebbe?

archibald.tuttle

beh che li battezzasse tutti in punto di morte lo ha detto lei, mentre il dubbio che le donazioni non fossero usate per curare adeguatamente ma andassero a chissachi e’ molto forte. poi una che va in giro a dire che la sofferenza dei poveri aiuta il mondo, che le irlandesi non possono divorziare ma lady diana si, ecc… a me non pare il migliore esempio di Carità.

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