Il Vaticano corregge il papa

Non tenete conto dei discorsi del papa, seppur pronunciati in diretta televisiva, ma aspettate qualche settimana per conoscerne il testo riveduto e corretto. Parola di Benedetto XVI. Infatti, con una decisione della quale è difficile trovare precedenti Oltretevere, il testo della “lezione” che il pontefice tenne il 12 settembre all’università di Regensburg (Ratisbona) – dove toccò il tema dell’islam in modo ritenuto offensivo da molti musulmani – è stato modificato in un punto sostanziale nelle versione che, dai primi di ottobre, si può leggere sul sito vaticano, appunto cambiata rispetto a quella che vi si trovava da tre settimane. È ben nota (v. Adista nn. 65 e 68/06) l’ondata di reazioni negative suscitata dal discorso di papa Ratzinger che era sembrato fare suoi – citandoli nel discorso – i giudizi molto aspri contro Maometto, dati nel 1391 dall’imperatore bizantino Manuele II detto il Paleologo in una controversia con un dotto musulmano persiano. Per tentare di sedare le proteste montanti, la sala stampa della Santa Sede aveva messo nel sito il discorso però seguito – novità, anche questa, nella prassi vaticana – da una postilla: “Nota: di questo testo il Santo Padre si riserva di offrire, in un secondo momento, una redazione fornita di note. L’attuale stesura deve quindi considerarsi provvisoria”. […] Il testo “rivisto” riporta le note preannunziate, tredici in tutto, delle quali due dedicate ad esplicite prese di distanza dalle dure affermazioni dell’imperatore. Ma – in alcuni passaggi – cambia anche il testo pronunciato in Baviera davanti al corpo accademico dell’università, alla stampa, e ripreso in diretta tv. Due i cambiamenti sostanziali: il primo è quella che riguarda la datazione della sura 2, 256 del Corano: “Nessuna costrizione nelle cose di fede”. Il papa aveva attribuito questo passo al periodo iniziale della predicazione di Maometto alla Mecca; nella stesura definitiva mette invece in forse tale datazione, accogliendo i rilievi di una parte del mondo musulmano. […] Il secondo rilevante cambiamento operato sul testo pronunciato il 12 settembre riguarda il passaggio della lectio in cui il papa aveva citato l’imperatore Manuele II detto il Paleologo: «[Manuele II], in modo sorprendentemente brusco, brusco al punto da essere per noi inaccettabile, si rivolge al suo interlocutore semplicemente con la domanda centrale sul rapporto tra religione e violenza in genere, dicendo: ‘Mostrami pure ciò che Maometto ha portato di nuovo, e vi troverai soltanto delle cose cattive e disumane, come la sua direttiva di diffondere per mezzo della spada la fede che egli predicava'”. L’inciso segnalato in corsivo non esisteva nel testo pronunciato a Regensburg. E, come si può ben vedere, non si tratta di un dettaglio, ma di una integrazione sostanziale. Cioè di quella presa di distanza dal pensiero dell’imperatore bizantino che, se ci fosse stata il 12 settembre, avrebbe evitato il sorgere di molti malintesi. […]

Fonte: Adista online

16 commenti

Umberto

Come ai tempi delle veline di regime, camerati, prima di eseguire l’ordine attendere il contrordine.

guido giachetti

Ma il papa non doveva essere infallibile? oppuraha anche bisogno di farsi revisionare i dicorsi ora?

Kaworu

Ma se è tanto rimbambito da non sapere quel che dice, perchè non lo interdicono?

antonella_621

E’ un classico esempio di “bispensiero” da manuale: “meccanismo psicologico che consente di credere che tutto può farsi e disfarsi è il bispensiero (doublethink): la volontà e la capacità di sostenere contemporaneamente un’idea ed il suo opposto, in modo da non trovarsi mai al di fuori dell’ortodossia.”.
La psicopolizia vaticana è attenta e vigile, e revisiona per la memoria storica eventuali “discordanze”.
Il Grande Fratello è infallibile, quando fa qualche “cappella”, si provvede a sistemare il tutto per una “memoria storica”.
Ok tutti felici e contenti …
Winston Smith è ossessionato dalla memoria.
Cesserà di essere un oppositore del sistema solo quando cessa di credere al passato.

Francesco v.

a) se la Chiesa non cambia idea e non si corregge l’uaar non è contenta e la attacca;
b) se la Chiesa cambia idea e si corregge l’uaar non è contenta e la attacca.
Da che parte sono gli incoerenti?

Francesco v.

Noto che il mio commento è “in attesa di essere approvato”. Spero di superare il vaglio dell’inquisizione atea… Altre volte sono stato bloccato per ore…

Silvia Viterbo

“L’inciso segnalato in corsivo non esisteva nel testo pronunciato a Regensburg”…

…MIRACOLO! 🙂

Marco G.

Per commentare i discorsi del Papa bisognerebbe leggerli tutti in maniera integrale. Ma già che ci siamo, nel caso ad es. del discorso di Ratisbona, perchè non leggersi anche l’opera di Karl Barth, visto che il Papa lo cita? Sono 13 volumi, circa 6 milioni di parole, quasi 4 volte il Mahabaratha (che sicuramente non è stato scritto da un solo autore…). Se uno non l’ha letto (ad es. Ferrara, tanto per non fare nomi), come facciamo ad essere sicuri che sia qualificato a commentare il discorso del Papa ? E come mai tutto questo mi puzza non solo di incoerenza, ma proprio di presa per i fondelli?

guido giachetti

Caro Francesco v.
voglio mettere in chiaro che io (personalmente s’intende) me la prendo perchè il papa ha sempre sostenuto di essere infallibile e sono morte persone per questa convinzione.

Non solo ma questa manovra sa tanto di truffa in quanto il Papa quò ancora incantare i fedeli con le sue seghe mentali e poi lasciare inarchivio un discorso del tutto diverso senza che nessuno gli possa dire nulla.

(E comunque il papa non si corregge ma vierne corretto e non cambia opinione e continuerà a sparare cazzate senza che nessuno lo mandi in una casa di cura.)

In quanto all’ “inquisizione Atea” non apprezzo questa considerazione anche se ironica. Quello che anno fatto i cattolici (di cui Maledetto XVI ora è ha guida) non ha eguali intutta la storia per stupidità cattiveria e incoerenza. Chiamare col nome di questa innominabile asociazione a delinquere il filtro U.A.A.R. che mi sembra del tutto giusto mi pare quantomeno sbagliato.

Spero che abbia chiamato con quel nomeil filtro U.A.A.R. solo in un accesso di polemicità. Se è così questo è dovuto senz’ altro al fatto che non ha argomenti a cui appellarsi contro la nostra associazione da difensore del papa.

(Non dico che non sia possibilesostere il Papa ma dico che è inpossibile sostenere logicamente i discorsi di quel vecchio trasecolante)

Sagredo

@Francesco v.

In effetti, la Chiesa ha cambiato idea molte volte, su vari argomenti, solo che lo ha fatto sempre con notevole ritardo rispetto all’evoluzione della società.

Questo, a mio avviso, per il fatto che (pur continuando a sbagliare e – talvolta – a correggersi) essa continua a credersi infallibile.

Galileo fu processato per eresia (e costretto a rinnegare le sue tesi) per aver sostenuto che la Terra girava intorno al Sole, poi, nel 1992 (con secoli di ritardo) la Chiesa lo ha riabilitato.

Papa Leone XII nel 1823 proibì la vaccinazione antivaiolosa, sostenendo che era contraria alla volontà di Dio.

Nel diciottesimo secolo, la Chiesa sosteneva che la datazione biblica era da prendere alla lettera e che quindi la Terra aveva circa 6000 anni.

Darwin fu scomunicato in quanto eretico, a causa della sua teoria dell’evoluzione, che poi è diventata “ipotesi seria” nell’enciclica “Humani generis” di papa Pio XII e “più che un’ipotesi” secondo Giovanni Paolo II.

Gli omosessuali al tempo dell’Inquisizione venivano bruciati sul rogo, oggi la Chiesa dice che sono persone che vanno accolte con amore cristiano, anche se i rapporti omosessuali sono ancora considerati un grave peccato. Niente di più facile che tra un centinaio d’anni la Chiesa celebri matrimoni tra persone dello stesso sesso. Ma quanta gente nel frattempo ha dovuto e dovrà ancora soffrire a causa di questo Dio che nessuno ha mai visto?

RazionalMENTE.net

Come fai a dire che nessuno lo ha mai visto? Se non sbaglio Rutelli lo ha visto, gli è apparso in una nuvola di fumo, tra lampi e tuoni, si sono parlati e Dio gli ha dato altre 10 tavole della legge… da mettere nel programma dell’Ulivo.

UAAR Ultimissime » Archivio » Ennesima ritrattazione di Ratzinger

[…] A parte la sensazione di una (dis)organizzazione, da far invidia all’ufficio stampa dell’UAAR (che infatti, almeno per ora, non esiste), si ripropone la questione dei discorsi papali. Sebbene si ripeta a iosa che solo i pronunciamenti ex cathedra sono infallibili, in ambito cattolico nessuno osa mai attaccare il sommo pontefice. Il fatto che non sia la prima volta che viene modificato a posteriori il pensiero papale (vedi Ultimissima del 22 ottobre) crea ombre sinistramente orwelliane sull’operato della Chiesa cattolica. Ombre che si allungano, inevitabilmente, anche sull’intero passato. Benedetto XVI […]

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