Turchia, condannato a 18 anni l’assassino di don Santoro

Ha avuto una condanna a 18 anni il minorenne turco – A. O. – che nel febbraio scorso assassinò don Michele Santoro nella chiesa di Trebisonda, in Turchia,sparandogli due colpi di pistola alla schiena mentre stava pregando. Anzi, per la precisione la condanna di primo grado è a 18 anni 10 mesi e 20 giorni di carcere per «omicidio premeditato, possesso illegale di arma da fuoco e minaccia deliberata all’ordine pubblico». Una pena mite per il sistema giudiziario turco – in pratica la minima – in considerazione della minore età del ragazzo, appena sedicenne. Anche se la difesa ha annunciato comunque ricorso in appello. […] Molte ipotesi sono state avanzate sul movente del ragazzo e il processo non ne ha avvalorata nessuna. Il ragazzo, reo confesso, aveva inizialmente spiegato di aver compiuto quel gesto perché sconvolto dall’ondata di violenza seguita alla pubblicazione delle vignette blasfeme contro il profeta Maometto. Un’altra pista ipotizzata dagli amici e aiutanti di don Santoro era però quella della vendetta mafiosa, secondo la quale il vero mandante dell’assassinio di don Santoro era la malavita legata al traffico della prostituzione, attività particolarmente fiorente a Trebisonda e che don Santoro cercava di contrastare. Non sono stati fugati neanche i dubbi sollevati dalla stampa sul fatto che il sedicenne abbia agito da solo e di sua spontanea volontà oppure se sia stato spinto a compiere l’omicidio da qualche estremista nazionalista. […]

Fonte: l’Unità online

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