Quelli che sognano un’Europa con tante moschee

Di che cosa hanno bisogno i tanti immigrati islamici che in tutte le nostre città non cessano di sognare il momento in cui, dopo averci invaso sfruttando le nostre leggi, potranno sottometterci in nome delle loro? E nell’attesa di quel momento cercano di spassarsela in vari modi, anche stuprando e se occorre sgozzando le nostre ragazze? E nel segreto delle loro case non cessano di conculcare e punire la voglia di emancipazione delle loro donne sottoponendole a continue atroci vessazioni, talvolta arrivando – come nel caso della povera Hina – a giustiziarle? Hanno bisogno di dialogo. Hanno bisogno di preghiera. Hanno bisogno, soprattutto, di moschee. Parola dell’architetto Paolo Portoghesi. Il quale, in quanto autore del progetto della più grande moschea d’Europa (quella, monumentale, di Roma), può legittimamente aspirare al titolo di primo islamòfilo italiano. Un’ambizione che egli ha confermato anche in questi giorni tornando a suonare il piffero del dialogo coi figli di Maometto con questa soave dichiarazione: «A Roma c’è una sola grande Moschea, in un’area periferica, ma perché non pensare alla costruzione di tante altre piccole moschee disseminate in città? Urge inoltre realizzare dei centri di dialogo dove gli immigrati possano incontrarsi e discutere. Bisogna mettere in campo progetti concreti». Progetti e dunque quattrini. Naturalmente del contribuente italiano. Che così potrà contribuire ad assicurare agli imam locali il diritto a esercitare del loro magistero incitando i loro fedeli a odiare e disprezzare la civiltà occidentale e i suoi orrori. Fra i quali spiccano, naturalmente, quelle due nostre strane passioni, inesplicabili per ogni maomettano, che sono il culto del lavoro e il rispetto delle donne.  […] È infatti evidente che quegli angioletti, dai loro antichi profeti ai loro attuali caporioni terroristi, giù giù fino ai più indigenti e innocenti immigrati, sono terrorizzati dall’idea che prima o poi anche le loro donne – mamme, mogli, sorelle, fidanzate e figlie – incominceranno, come hanno fatto da un pezzo le nostre, a toglier loro per sempre la voglia di trattarle tutte come serve. Di infibularle, picchiarle, sfruttarle e stuprarle. E di lapidare le adultere anche soltanto supposte. Se l’Occidente fa loro orrore è insomma perché hanno capito che è un mondo che onora insieme il Lavoro e la Donna. Due cose che presto anche loro dovranno imparare a onorare. Cosa che tuttavia potranno fare solo quando si rassegneranno ad accettare la modernità. Un passo che finora sono riusciti a evitare impedendo che le loro donne, sottraendosi al loro dominio, diventassero troppo esigenti. E che con la forza della disperazione si illudono di poter differire per l’eternità a furia di carneficine. E Portoghesi, intanto, vagheggia un’Europa costellata di moschee…

L’articolo di Ruggero Guarini è raggiungibile sul sito del Giornale. 

4 commenti

antonella_621

Lo stato sia laico… e garantisca i diritti fondamentali per la “razza umana”… se uno vuole il culto religioso (indifferente quale esso sia) … si costruisca le chiese, le moschee, e quanto altro a sue spese… come pure si mantenga i propri “sacerdoti” … senza rompere le palle agli altri… che i luoghi di culto siano ben delimitati e riconoscibili a distanza… di modo che uno non ci entri per sbaglio… che le leggi siano per la “razza umana” non per il singolo “religioso”… e che i magistrati vengano scelti tra gli atei di provata fede … se a qualcuno non va bene… se ne torni a casa… oppure si adegui

Pino

Yahwn… che noia questi articoli, sono tutti uguali…
Ah, se solo i romani fossero stati più efficienti contro i cristiani a quest’ora forse onoreremmo la vera religione italica: Zeus e Minerva 😀

Franco Siccardi

I musulmani (e tutti gli altri religiosi fanatici) non hanno bisogno ne’ di chiese, ne’ di moschee, ne’ di templi. Hanno solo bisogno dei pali del Conte Dracula.

Filippo Proietti

Il solito articolo razzista e islamofobo del Giornale anche se quelli della Padania sono più divertenti. Cominciamo ad analizzarlo:
“immigrati islamici …, dopo averci invaso sfruttando le nostre leggi” Chi non sà che solo gli islamici ci invadono e sfruttano le nostre leggi mentre tutti gli altri immigrati (preferibilmente cristiani meglio se cattolici) non islamici vengono solo per turismo…(ovviamente all’epoca dell’invasione dei polacchi le parole razziste erano le stesse, tanto per rimarcare la coerenza di certa gente). Il bello è che non si invoca neanche più il rispetto delle leggi (che evidentemente rispettano) ma addirittura si vorrebbe che rispettassero leggi “morali” non giuridiche…mah…
“cercano di spassarsela in vari modi, anche stuprando e se occorre sgozzando le nostre ragazze” E’ noto dai tempi del Lombroso (in versione confessionale più che antropologica) che gli islamici sono predisposti per lo stupro sopratutto delle belle italiane e allo sgozzamento (anche se poi le ragazze sono le loro, ma questo renderebbe meno efficace la prosa). Gli italiani invece sono stati sempre “brava gente”… Ah, il mito…
“può legittimamente aspirare al titolo di primo islamòfilo italiano” a quando un bel disegno di legge che punisca come si deve il reato (e possibilmente il peccato) di islamofilia?
“Progetti e dunque quattrini. Naturalmente del contribuente italiano” Veramente a me risulta che la moschea di Roma l’abbia pagata l’Arabia Saudita e poi i mussulmani non sono ammessi mica alla torta dell’8pm (per non parlare di tutti gli altri aspetti economici). Evidentemente l’importante non è fare informazione ma solo propaganda qualunquista e razzista.
“E di lapidare le adultere anche soltanto supposte” naturalmente se però il supposto è un terrorista le cose cambiano radicalmente (Abu Omar docet)(sempre per rimarcare la coerenza…)
“… l’Occidente … che è un mondo che onora insieme il Lavoro e la Donna.” Uaho… che fine teologo deve essere l’articolista. Abbiamo appena scoperto che l’Occidente è fondanto sul denaro (che lui chiama ipocritamente lavoro) e sulla donna (ovviamente pagate meno dei maschi, con meno carriera, discriminate, etc,etc ma è evidente che non si vuole parlare del mondo reale ma solo di quello idelizzato). Un bel mondo “materiale”. Chissaà cosa ne direbbero i cristiani…
“Due cose che presto anche loro dovranno imparare a onorare” Una volta le persone (e quindi anche le donne) si dovevano rispettare. Adesso scopriamo che le si deve “onorare” come il Dio denaro… che bel mondo…

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