Paola Binetti, Madame Opus Dei

[…] La Binetti operosa, che nei suoi primi tre mesi da senatrice della Margherita si era impegnata in un martellante attivismo comunicativo prendendo la parola su ogni punto che non coincideva con la sua idea di ‘valori’, era appena incorsa in un inaspettato scivolone politico. Aveva proposto e votato la risoluzione della maggioranza sulle cellule staminali embrionali mandando su tutte le furie gran parte del mondo cattolico, a cominciare dal suo grande sponsor, quel cardinal Ruini che – si dice – l’aveva caldamente raccomandata a Rutelli per un posto da parlamentare. Ma la Binetti gaudiosa, già prima di Rimini, aveva fatto i conti con la contrizione aggiustandosela così: “Le gerarchie ecclesiastiche devono tenere alta l’asticella dei valori. Se poi arriva qualche pazza come me che cerca il dialogo politico, è giusto che la loro asticella resti lassù”. E intorno a ferragosto era tornata a bacchettare pubblicamente gli alleati indisciplinati, riprendendo dalla Turco che da ministro della Sanità si permette di riproporre che i primari lavorino solo in ospedale. Approdare alla politica a sessant’anni può far incorrere in qualche peccato d’ingenuità, ma certo non è impresa da tutti. L’ultracattolica Paola Binetti ci è arrivata dal trampolino del referendum sulla fecondazione assistita. Quando, poco più di un anno fa, ha cominciato ad apparire in tutte le trasmissioni tv come presidente di ‘Scienza e vita’ per difendere con granitica sicurezza l’embrione, molti hanno pensato che fosse una biologa, anzi una microbiologa, china da una vita su cellule e vetrini. Scoprire che invece è una psichiatra, anzi una psicoterapeuta dell’infanzia e dell’adolescenza, getta una luce curiosa su questa rigida signora, che è cresciuta alla scuola dell’Opus Dei e che insegue una sua personale commistione tra religione, politica e psicologia. […]

Il testo integrale dell’articolo di Stefania Rossini è stato pubblicato sul sito dell’Espresso

2 commenti

Mariella Gigli

Possiamo essere più o meno d’accordo con quello in cui crede, ma una donna che si batte per quelli che ritiene valori è comunque una persona coraggiosa e stimabile. Mariella

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