Cesana: “Cl non ha la tessera di Forza Italia”

[…] Perfino Formigoni ieri confidava ai suoi il disagio per l’entusiasmo “eccessivo” rivolto a Berlusconi. Entusiasmo frutto un po’ delle “truppe cammellate” dei club di Forza Italia infiltrate per l’occasione nei padiglioni della Fiera di Rimini, ma molto della sincera adesione manifestata dalla “base ciellina”. Non è andato giù il tentativo di Berlusconi di appropriarsi della gioventù ciellina per farla diventare “organica” a Forza Italia. Quell’invito del Cavaliere a trasformare Cl in «Circoli per la Libertà, embrione del futuro Partito dei moderati», non è piaciuto e anche il leader ciellino Giancarlo Cesana non lo nasconde: «I Circoli per la libertà non rientrano negli scopi di Comunione e Liberazione; quindi noi non li promuoveremo perché non è nel nostro mestiere e nelle nostre funzioni, e perché Cl non appartiene ad alcuno schieramento. Noi incoraggiamo ogni forma di politica come impegno civile: per partecipare alla vita di Comunione e Liberazione non è necessaria la tessera di Forza Italia. In Cl può venire anche chi appartiene a Rifondazione Comunista, anche se magari poi non so come si trova e come riesce a difendere le sue tesi; da noi sono venuti tutti, perché il nostro non è un partito politico. E non è nemmeno un supporto collaterale ad un partito politico». Giù le mani da Cl, dunque. «Io non credo – garantisce Cesana – che Berlusconi avesse intenzione di far diventare Don Giussani un volantino di Forza Italia. Credo che Berlusconi abbia una stima sincera di Don Giussani, e anche se avesse avuto questa intenzione non ci riuscirebbe, perché Don Giussani non è il volantino di nessuno. Per noi i fatti sono molto più forti delle opinioni». Non per questo viene però meno la simpatia esplicita verso il Cavaliere: «Non ho partecipato agli incontri tra Berlusconi e don Giussani – spiega il leader di Cl – e quindi non so se quest’ultimo lo abbia definito “l’uomo della Provvidenza”. So solo che “don Gius” era un estimatore dell’azione di Berlusconi, così come lo sono io. Anche se il trasporto di fan così come è avvenuto qui ci fa un po’ sorridere». […]

Fonte: il Gazzettino