Corte d’appello di Roma: è impudenza chiedere della storicità di Cristo

Sentenza della Corte d’Appello di Roma sulla ricusazione del Giudice Mautone
fatta da Luigi Cascioli il giorno 29/4/20045
LA CORTE D’APPELLO DI ROMA SEZIONE QUARTA PENALE
Composta dai Signori Magistrati:
Dott. Enzo Rivellese Presidente
Dott. Gian Paolo Fioroli Consigliere
Dott. Dario d’Onghia Consigliere
ORDINANZA
Sulla ricusazione di luigi Cascioli in data 29/4/2005 da Cascioli Luigi nei confronti del Giudice Mautone presso il Trib. di Viterbo
La richiesta di Luigi Cascioli non è accettabile
1) Luigi Cascioli non può proporre ricusazione perché egli non è persona, come si è dichiarata, ma bensì parte offesa.
2) La sua seconda denuncia è uguale alla prima.
Comunque la Corte si sente in obbligo di sottolineare la singolarità, per non dire altro, delle denuncie del Cascioli, il quale tra l’altro, ha spinto la propria impudenza fino a chiedere che si procedesse ad accertamenti tecnici finalizzati a stabilire la storicità della figura di Cristo.
La totale inammissibilità impone una pena pecuniaria al massimo della legge.
P.Q.M.
Visti gli articoli 37 e segg. c.p.p. Dichiara inammissibile la ricusazione proposta da Cascioli Luigi nei confronti del Giudice Gaetano Mautone e lo condanna al pagamento della somma di Euro 1.500 in favore della cassa delle Ammende.
Così deciso a Roma il 26/05/2005
L’ingiunzione di pagamento è pervenuta il 12 giugno 2006.
TRIBUNALE DI VITERBO, N° 633/05 REG.REC.CRED., INVITO AL PAGAMENTO
Si informa che con ordinanza emessa in data 26/05/2005 Cascioli Luigi è stato condannato a pagare un’ammenda di Euro 1500 + spese di giudizio 16 = tot. 1516. La somma deve essere versata entro dieci giorni dalla notifica.

Archiviato in: Generale