Caffarra attacca il femminismo, replica Dell’Olio

Oggi il «bene della femminilità» è «deturpato e degradato». Perché «non raramente la donna è costretta a vivere in un contesto contrario alla sua dignità, di cui porta gravi responsabilità, nonostante le intenzioni, anche l’ideologia femminista». Monsignor Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna, non è uomo da girare intorno all’argomento. Così ieri, nella festa dell’Immacolata Concezione, ha pronunciato da San Petronio un discorso netto contro «la negazione teoretica e pratica della diversità della donna», ovvero la «confusione tra l’eguale dignità della persona e la eliminazione della ricchezza propria della femminilità». Proprio in questa sorta di omologazione avrebbe le sue colpe (anche) il femminismo, dimentico che «la perfezione della umanità si ha nella integrazione fra la sua forma maschile e la sua forma femminile». […]
L’articolo di Gian Guido Vecchi è stato pubblicato sul sito del Corriere della Sera
Anselma Dell’Olio, scrittrice e giornalista, è stata fra le fondatrici del movimento femminista americano.
D. Signora Dell’Olio, l’arcivescovo di Bologna dice che «non raramente la donna è costretta a vivere in un contesto contrario alla sua dignità» e che di tutto questo l’ideologia femminista «porta gravi responsabilità».
R. «L’ideologia femminista è responsabile di essere arroccata su posizioni vecchie e di non saper crescere, questo sì».
D. Secondo lei si può parlare di «grave colpa» del femminismo se le donne spesso viaggiano in senso contrario alla loro dignità?
R. «Dire che è tutta colpa delle femministe sarebbe ridicolo. E poi io vorrei chiedere a monsignor Caffarra: ma lei cosa fa, oltre alle prediche, per promuovere le donne? Cos’ha fatto finora? E cosa fa la Chiesa? ».
D. Non abbastanza?
R. «Certo che no. Basti vedere come trattano le suore. Sono cittadine di seconda classe della Chiesa. Solo i maschi dominano, del resto non a caso si parla di grande patriarcato. Cominciassero loro a dare il buon esempio. E invece propongono ancora il modello della perpetua. Mai che a qualcuno venga in mente di far emergere le donne di valore». […]
L’intervista di Giusi Fasano ad Anselma Dell’Olio è stata pubblicata sul sito del Corriere della Sera

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