Nella mente degli animali

Danilo Mainardi
Cairo Publishing
2006
ISBN: 
9788860520425

Se ci pensiamo, l’etologia rappresenta un capitolo importante dell’analisi naturalistica – e quindi razionale – della realtà. È proprio studiando in maniera approfondita i comportamenti degli animali che ci si rende conto di quanto tra noi e loro non esista una rottura insormontabile, ma una differente gradazione e strutturazione di caratteristiche che tendono a somigliarsi da certi stadi evolutivi in poi: un’immagine sensibilmente differente da ciò che ci viene propinato dalle religioni, specie monoteistiche. Tutto ciò rivela ancora di più una radice comune, un legame inscindibile che unisce tutte le specie viventi, noi compresi. Chi ama gli animali, chi convive con loro e ne osserva quotidianamente i comportamenti, chi li vede muoversi e fissare con attenzione – studiando, verrebbe da dire – il padrone o le altre persone, chi li vede riflettere pensosi sul modo più facile per aprire una porta o un contenitore di cibo, non può non sorprendersi e insieme sentirsi profondamente coinvolto ed emozionato da tutto ciò.

È per questo che Mainardi parla in maniera esplicita di mente degli animali, supportato da una sorprendente quanto divertente carrellata di esperimenti e studi sul tema. Gli animali particolarmente evoluti – come cani, gatti, cavalli, elefanti, primati, delfini, uccelli, pipistrelli solo per citarne alcuni, ma ce ne sono anche altri “insospettabili” – dimostrano infatti delle capacità che non sono riconducibili al solo istinto, ma che rivelano una vera e propria “mente”, seppur diversa dalla nostra: riescono concretamente ad analizzare problemi e a trovare le soluzioni più “razionali”, a imparare e a insegnare, a comunicare informazioni, a utilizzare il gioco come esercizio sia fisico che mentale – e paradossalmente, proprio a causa di ciò commettono anche «errori di saputaggine», frutto di disattenzione o troppa sicurezza, o possono cadere in vere e proprie depressioni. D’altronde, se la mente è – per così dire – una “funzione” di una serie di relazioni tra reti di neuroni, una «palestra» (come spiega Mainardi) dove si elaborano esperienze, prove ed errori, perché certi animali non dovrebbero averne in qualche modo una? Tutto ciò è perfettamente inquadrabile in una cornice naturale, senza dover trarre dal cilindro risposte complicate o bizzarre. Ad esempio, rispondendo ai sostenitori di possibili capacità telepatiche degli elefanti, Mainardi chiarisce: «Che bisogno c’era, allora, di appioppar loro la dote inesistente della telepatia? Eppure la mente umana, provvista com’è di spazi irrazionali, l’ha fatto. Del resto, è noto: quando l’essere umano si trova di fronte all’inspiegabile, mostra purtroppo la predisposizione a pensare ai miracoli oppure di trovare spiegazioni che, semplicemente, sono fatte d’un nome. Possibilmente colto, difficile». Leggendo questo libro, si ha quasi l’impressione che sia piuttosto l’“evoluto” homo sapiens sapiens a crearsi dei problemi non necessari e a usare meno di quanto non potrebbe le sue capacità mentali, rispetto ad altri animali giudicati più semplici. Chiaramente, dai primati ci vengono i risultati più singolari e stupefacenti, rivelando ancor di più – se mai ce ne fosse bisogno, ma pare ci sia proprio il bisogno di ribadirlo, dato il clima di sub-cultura antiscientifica che caratterizza l’Italia – una straordinaria parentela tra la mente di questi simpatici scimmioni e la nostra, e la piega esplicitamente “culturale” e anche «politica» che caratterizza la mente dei primati, capaci di fare calcoli complessi, di utilizzare numerosi strumenti e mezzi di comunicazione, proprio come potrebbe fare un bambino.

Con una serie di capitoli brevi, ironici e coinvolgenti, dove convivono testi accademici, esperimenti ed esperienze autobiografiche, Mainardi, uomo da sempre sensibile al fascino degli animali e forte anche dell’esperienza divulgativa maturata negli anni con programmi come SuperQuark (non a caso il libro nasce da uno spunto di Piero Angela), ci introduce in un viaggio – a suo modo incantevole – nella mente degli animali, che si può far vivere tanto agli adulti quanto ai bambini.

Valentino Salvatore,
Circolo UAAR di Roma,
febbraio 2008