Religioni e ateismo nel mondo II

dal 1900 al 2000

Delle quattro tappe monitorate nel corrente secolo - relative agli anni 1900, 1970, 1986, 2000 (previsioni) - sono riportati sotto il titolo suddetto i dati concernenti le principali confessioni cristiane (cattolica, protestante, ortodossa), quelli relativi ai Musulmani che - osserva la Nota - «per la prima volta nella storia, stanno per superare il numero dei cristiani» e, dopo i dati riguardanti - in ordine decrescente - Induisti, Buddisti, Animisti, Nuove religioni, Ebrei, «Religione popolare cinese», Sikh, Altre religioni, ecco alla fine…

…last but not least (arrotondando al migliaio) i dati riguardanti gli aconfessionali, certo assai impropriamente classificati tra le «religioni»: ma si sa che i numeri non sono opinioni. E i numeri, che reggono bene il confronto con le grandi sette, sono i seguenti:

 

1900

1970

1986

2000

Agnostici

2.924.000

543.066.000

825.073.000

1.071.890.000

Atei

226.000

165.289.000

213.894.000

262.448.000

Traiamo questi dati dal libro Rapporto sulle religioni (L’état des religions dans le monde), a cura di Michel Clévenot, Sansoni, Firenze 1989, Vol. I, p. 17, che a sua volta cita come propria fonte International Bulletin of Missionary Research (quadrimestrale ecumenico), World Christian Encyclopedia.

Che lo conoscano i prelati reverendissimi? Hai visto mai gli ultimi atei?

STIME SULLA POPOLAZIONE RELIGIOSA DEL MONDO

Anno 1994.

A pagina 818 del volume Il Libro dei fatti 1996, ed. Adnkronos Libri, Roma 1996

 

Dopo una ventina di «denominazioni» religiose - vale a dire sétte massime e minori sparse per l’orbe terracqueo e suddivise per continenti - troviamo sempre all’ultimo posto, ma non tra i numeri minori, i seguenti dati, di cui diamo solo il totale, sotto la colonna «Mondo».

Non credenti

924.078.000

Atei

239.111.000

Non faremo la somma esatta, né la percentuale; giova solo dare il Totale di riferimento della popolazione: 5.661.525.000, per intuire la proporzione (Cfr. sempre a pag. 818, op. cit.).

Aggiornamento 1998 (dal Libro dei fatti 1998, pag. 827, adnkronos Libri, Roma 1998)

Non credenti

886.928.000

Atei

222.195.000

Le stime sulla popolazione religiosa del mondo - le cui fonti dichiarate (pag. 813) sono: The World Almanac, il Ministero dell’Interno italiano e la Caritas di Roma - si riferiscono al primo semestre del 1996, due anni dopo i dati sopra riferiti.

 

La flessione, rilevata nell’arco di due anni, degli atei (da 239 a 222) e dei «non credenti» (da 924 a 886 milioni) sembra quasi convalidare lo slogan corrente - diventato luogo comune del postmoderno attuale - d’una «rinascita del sacro»; ma basta scorrere le altre denominazioni (seguaci di nuove religioni, seguaci di religioni minori, e simili), per capire che si tratta solo di spostamenti, di isole vaganti nell’immenso arcipelago delle nuove credenze, più o meno classificabili all’interno del contenitore New Age, o riconducibili ad esso. Irrazionalismo puro.

 

Ultima osservazione: porre in testa all’elenco delle fedi e relativi fedeli gli Atei, distinguendoli dai Non credenti (se non si pensa a ragioni puramente alfabetiche), fa pensare che anche i rilevatori statistici considerino l’ateismo una religione alla stessa stregua delle altre.

 

Come è arcinoto, così amano immaginare, e vorrebbero far credere, i credenti di tutte le fedi (è la prima ed ultima obiezione che sanno fare); ma gli statistici, da scienziati quali sono, dovrebbero spiegare l’ondivaga denominazione di Non credenti - correttamente inserita, quanto all’alfabeto, tra Musulmani e Scintoisti - perché si comprenda in che modo essi vadano distinti dagli Atei e/o dagli Agnostici, ai quali pure spetta una propria dignità e autonomia. È probabile che - sotto la voce Non credenti - questi scienziati dei numeri (ma non dei concetti) includano molto approssimativamente gli agnostici più volgarmente detti: in parole povere, quelli che se ne fottono.

 

Diversamente, chi sarebbero mai i Non credenti?

Luciano Franceschetti