Socrate incontra Gesù

di Prometheus

Socrate:
Buon giorno, Gesù, mi hanno detto dei tuoi meravigliosi insegnamenti. Io sono un modesto filosofo qui ad Atene. Mi hanno detto che hai una grande saggezza e questo è certamente dimostrato dalla folla di ammiratori che ti segue per le strade. Se hai qualche istante da dedicarmi, mi piacerebbe che mi illuminassi con le risposte ai complessi dilemmi con cui ho combattuto per tutta la vita.

Gesù:
Sono un pescatore di uomini alla ricerca di seguaci. Porto la verità di Dio a tutti gli uomini. Cerca e troverai, chiedi e ti sarà risposto, bussa e ti sarà aperto.

Socrate:
C’è un problema di base che ha sempre occupato la mia mente in modo predominante. Sebbene sia stato per me sempre un ostacolo insormontabile nella ricerca della verità e del significato delle cose, sono sicuro che con la tua conoscenza lo troverai semplice e penserai che io sia un vecchio stupido. Ho sempre desiderato vivere nobilmente e onorevolmente, ma sembra che abbia semplicemente attraversato la mia vita senza neanche sapere cosa fosse onorevole e nobile. Con la mia limitata capacità di capire, mi sembra spesso che la vita, anche con tutto il suo rumore e la sua furia, non abbia un reale significato. Per favore dimmi: Come dovrebbe vivere un uomo, qual è lo scopo della vita.

Gesù:
Servire e venerare Dio.

Socrate:
Quale Dio?

Gesù:
C’è un solo Dio.

Socrate:
Oh. Dovresti vivere ad Atene. Noi ne abbiamo diversi tra cui scegliere.

Gesù:
C’è un solo vero Dio.

Socrate:
Certo. E qual è il vero Dio?

Gesù:
Il vero dio è il Signore Dio tuo.

Socrate:
Si. Ma chi è il Signore Dio tuo? O cosa è?

Gesù:
è l’infinita saggezza, amore, compassione, pace e misericordia. è il creatore del cielo e della terra e di tutte le cose nell’universo.

Socrate:
Di tutte le cose?

Gesù:
Si, tutte le cose. Egli è onnipotente. è il padrone e controllore e costruttore di tutte le cose. è onnipresente. Niente può succedere che lui non sappia in anticipo.

Socrate:
Ha creato le pestilenze, la guerra, la morte, la sofferenza e il male?

Gesù:
No. Queste cose e tutti gli altri mali e tragedie vengono dal Diavolo, il principe dell’oscurità, o dalla umana debolezza e natura malvagia. Dio è tutta bontà ed è libero dal male. Solo bene può venire da Dio.

Socrate:
E di grazia, chi sarebbe il diavolo? Sicuramente deve essere un dio per essere in grado di mandare queste potenti calamità all’umanità eppure hai appena detto che c’è un solo Dio. Hai anche detto che tutto ciò che esiste deriva da Dio: e ora dici che solo il bene viene da Dio e tutto il male viene da qualcuno chiamato «il diavolo». Questa sembra una contraddizione. Ho paura che la tua religione sia troppo complessa da capire per questo vecchio. Eppure io sarei uno studente entusiasta e cercherei in tutti i modi di capire, se mi aiuterai. Per favore, spiega: chi è il diavolo e come è possibile che tutte le cose vengano da Dio eppure non vengano da Dio?

Gesù:
Il Diavolo è un angelo caduto, ambizioso. Si è ribellato contro Dio e vuole pervertire la sua opera.

Socrate:
Nel nome di Zeus, cos’è un angelo?

Gesù:
Un angelo è un angelo.

Socrate:
è chiaro: è un’identità. Socrate è Socrate. Ma, vedi, non vuol dire niente per me, che sono senza esperienza della vostra religione. Nonostante sia sicuramente vero, non si riallaccia a niente che io possa capire. Paragonalo a qualcosa che mi sia familiare.

Gesù:
Un angelo è un angelo.

Socrate:
Per favore, perdona la mia stolida ignoranza. Non sono un’autorità come te. Non ho mai visto, nè sentito di un angelo. Mi hanno detto che tu hai avuto tante strane visioni quando hai vagato nel deserto 40 giorni senza mangiare. Ti prego, dimmi, a cosa somigliano questi angeli?

Gesù:
Hanno delle ali.

Socrate:
Anche i tafani. Puoi essere un po’ più specifico?

Gesù:
Somigliano alle persone, ma hanno delle ali.

Socrate:
Cos’altro? Possono volare, presumo.

Gesù:
Sì, le ali servono a quello.

Socrate:
Certo… avrei dovuto saperlo. Dici che sono come gli uomini. In cosa sono differenti dagli uomini?

Gesù:
Sono molto migliori degli uomini e non muoiono.

Socrate:
Quanto meglio degli uomini?

Gesù:
Più virtuosi e più potenti. Molto più potenti.

Socrate:
Quindi sono superumani.

Gesù:
Sì, assolutamente.

Socrate:
Quindi sono superumani e immortali. Noi ad Atene chiamiamo questi esseri «dei».

Gesù:
No! Dio è più potente di loro.

Socrate:
Anche Zeus per noi è più potente degli altri dei dell’Olimpo, ma gli altri sono ancora dei per definizione. Come definiresti il termine «Dio»?

Gesù:
Dio è il creatore di tutto. è onnipotenza, conoscenza, saggezza ed è l’epitome della giustizia, pietà, compassione, bene e pace.

Socrate:
Queste qualità però non sono necessariamente consistenti. Non è possibile per una persona essere giusta, pacifica e pietosa, tutto insieme o in una sola situazione. Se una persona o una nazione meritano una punizione per le regole della giustizia, devi punirla o fargli guerra, ma questa sarebbe una violazione della regola della pace e della misericordia. Nessun essere può avere tutte queste qualità, perché si contraddicono l’un l’altra. Non possono esistere insieme nella stessa persona allo stesso tempo. è come se un uomo girasse a destra e a sinistra allo stesso incrocio, allo stesso tempo, restando però intero e unitario.

Gesù:
Dio lavora in modi meravigliosi e misteriosi.

Socrate:
Sembra che tu abbia tanti dei come noi ad Atene, solo che tu non li chiami dei.

Gesù:
No! Dio è onnipotente.

Socrate:
Quindi la sola differenza è la quantità di potenza?

Gesù:
No. Dio è migliore e più virtuoso di loro. Il peccato è impossibile per lui.

Socrate:
Cos’è il peccato?

Gesù:
è un atto di disobbedienza a Dio.

Socrate:
Capisco come questo Dio non possa peccare, perché non può disobbedire a se stesso. Ma siccome il peccato è impossibile per lui, non è più una grande conquista per lui essere libero dal peccato, non più che per una roccia essere impossibilitata a muoversi. è solo un problema di definizioni. Cosa fanno questi angeli?

Gesù:
Fanno commissioni per Dio.

Socrate:
Perché, se Dio è onnipotente, ha bisogno di altri che facciano commissioni per lui?

Gesù:
Così gli piace.

Socrate:
Quindi sono suoi schiavi?

Gesù:
No, lo servono volontariamente.

Socrate:
Cosa succede se non lo servono volontariamente?

Gesù:
Ci furono diversi angeli guidati da Satana, il diavolo, che si ribellarono contro Dio e furono cacciati dal paradiso per un tormento e una punizione eterna.

Socrate:
Cosa è il paradiso?

Gesù:
è un posto meraviglioso nell’alto dei cieli. Le strade sono lastricate d’oro. Tutto è pacifico e bello là. Dio vive lì e tutti coloro che credono in Dio vanno là quando muoiono. Gli uomini hanno la vita eterna e gli vengono date delle ali e adorano Dio e suonano arpe in beatitudine e felicità eterna. è lo scopo e il fine di tutta la vita umana quello di andare in paradiso quando si muore.

Socrate:
Ricorda molto i racconti di quelli che hanno mangiato i fiori di loto. Se è questo lo scopo della vita, non potremmo semplicemente intossicarci di vino o droghe e sentirci così sempre, come i mendicanti e gli ubriaconi che vediamo dall’altra parte della città?

Gesù:
La Bibbia dice: tu non berrai vino o altre bevande forti.

Socrate:
Se l’unico scopo della vita di un uomo è quello di andare in paradiso, perché semplicemente non ci si uccide per andare lì?

Gesù:
Tu non ti ucciderai.

Socrate:
Se Dio avesse voluto che l’uomo andasse in paradiso, perché mettere l’uomo sulla terra? Perch´ non ha semplicemente messo l’uomo in paradiso fin dall’inizio?Trovo difficile da credere che l’uomo con tutte le sue capacità, desideri e complessità sia stato creato semplicemente per sedere e inchinarsi, riverire e adorare. Certamente non c’è, e neanche ci fu, un tiranno così vano e orgoglioso da volere che quelli a lui soggetti si inchinino e lo riveriscano ossequiosamente e servilmente dall’alba al tramonto, per non parlare di tutta l’eternità. Posso capire sicuramente perché Satana volle ribellarsi contro una società così statica, irregimentata, oppressiva e noiosa. Da quello che mi hai detto fin’ora, sarei stato al fianco di Satana nella rivolta, perché sebbene consideri me stesso un umile umano tra gli umani, non potrei inchinarmi e riverire e cantare lodi tutto il giorno ad un essere che minaccia di punirmi in eterno tormento se io non lo facessi.

Gesù:
Il Signore Dio tuo è un dio geloso e tu non avrai altro dio all’infuori di lui.

Socrate:
Perché Satana si ribellò? Sapeva che Dio era potente come lo descrivi e che sarebbe stato sicuramente sconfitto?

Gesù:
Satana si ribellò perché era orgoglioso e voleva regnare in paradiso. Conosceva in parte il grande potere di Dio (che era più grande del suo), ma voleva il potere così tanto da accettare qualsiasi rischio.

Socrate:
Satana fu certamente molto coraggioso allora, da combattere un nemico che non poteva sconfiggere.

Gesù:
Peccò perché disobbedì al volere di Dio.

Socrate:
A me sembra che l’unica differenza tra Satana e Dio sia la quantità di potere.

Gesù:
Dio è perfetto. Egli è onnipotente, conosce tutto ed è senza peccato.

Socrate:
Certo. Per definizione è senza peccato, perché non può disobbedire a se stesso. L’unica differenza reale tra i due è il grado di potenza. Perciò Satana non sbagliò o commise peccato nel ribellarsi contro Dio, ciò che fece di male fu perdere la guerra. Perché se avesse vinto, Dio sarebbe stato il peccatore: perché Dio sarebbe stato disobbediente verso Satana, che sarebbe stato migliore di Dio o degli altri angeli, perché non avrebbe potuto peccare contro se stesso, cioè, essere disobbediente verso se stesso, e avrebbe provato di essere onnipotente. Se Satana avesse vinto, sarebbe diventato Dio, secondo la tua definizione, perché sarebbe stato onnipotente e senza peccato. Chi sa se questo non sia successo? Dalla tua descrizione di Dio, comincio a sospettare a questo punto che sia successo.

Gesù:
Dio è più che semplice potere e virtuosa mancanza di peccato: è infinita giustizia, pietà, pace e compassione, e perdono. Satana è maligno, egoista, distruttivo, e malvagio.

Socrate:
Cosa successe a Satana dopo la cacciata dal paradiso?

Gesù:
Fu mandato all’Inferno da Dio e fu tormentato e torturato per tutta l’eternità.

Socrate:
Cosa è l’Inferno e perché Satana rimase là se è così doloroso e spiacevole?

Gesù:
Dio lo chiuse nell’Inferno e non gli fu permesso di andare via. Dio creò l’Inferno come posto per punire Satana e tutti gli uomini che non avevano fede in Dio. è un rogo che brucia per l’eternità, tortura, agonia, e tormento: tutti i peccatori che non hanno chiesto perdono a Dio e non hanno fede in lui vanno là per tutta l’eternità, per essere torturati dal diavolo.

Socrate:
Se Dio fosse giusto o misericordioso, come potrebbe fare questo ad un nemico che lo ha combattuto in battaglia? Perché Dio semplicemente non perdonò Satana dopo la sconfitta come fanno di solito gli uomini con le nazioni vinte dopo averle sconfitte? L’umanità sembra più compassionevole di Dio nella vittoria, perché non propina al vinto questi terribili tormenti per tutta la vita e tanto meno per l’eternità. Perché Dio non mostra le qualità che tu descrivi come la sua giustizia, pietà, compassione e perdono verso Satana? Certamente la natura guerriera di Dio è in marcato contrasto con la tua definizione di Dio come essere pacifico, benigno e che tutto perdona.

Gesù:
Dio lavora in modi misteriosi, per realizzare le sue meraviglie.

Socrate:
Se Satana è chiuso nell’Inferno, come può portare pestilenze e tormenti all’umanità e perché Dio lo permette se è onnipotente e bene infinito? Se Dio è onnipotente, com’è che permette a questo malvagio Satana di sopravvivere? Perché non lo distrugge? Anche se a questo punto comincio a domandarmi se non sia meglio l’opposto.

Gesù:
Dio permette a Satana di essere libero di portare pestilenze e tormenti all’umanità per punire l’uomo per il suo peccato nel Giardino dell’Eden.

Socrate:
Cos’è il Giardino dell’Eden?

Gesù:
Quando Dio creò il primo uomo e la prima donna, Adamo ed Eva, li mise nel Giardino dell’Eden. Quando furono creati erano puri e senza peccato. Così è come Dio li creò. Il Giardino dell’Eden era un paradiso meraviglioso che forniva ad Adamo ed Eva tutto ciò di cui avessero bisogno. Non dovevano lavorare, ma semplicemente cogliere la frutta dai rami degli alberi lussureggianti. Erano innocenti e senza problemi come bambini e non sapevano niente dell’amore carnale. Si facevano compagnia e adoravano e veneravano Dio, che li visitava di tanto in tanto.

Socrate:
Perché Dio creò l’umanità?

Gesù:
Era solo.

Socrate:
Perché non ha creato semplicemente altri angeli che erano più suoi eguali, piuttosto che questa forma di vita inferiore, l’Uomo? Potrebbe essere che lui volesse schiavi ossequiosi a cui avrebbe potuto guardare dall’alto e che avrebbero avuto paura di lui e l’avrebbero riverito e adorato?

Gesù:
Siccome è il nostro creatore, gli dobbiamo la nostra adorazione, reverenza e obbedienza.

Socrate:
Il figlio di un criminale è obbligato ad essere obbediente al padre, o ha il diritto e l’obbligo di giudicare da sè cos’è bene e male? Quale peccato, quale atto di disobbedienza commise l’uomo nel Giardino dell’Eden?

Gesù:
Al centro del Giardino dell’Eden Dio mise l’albero della conoscenza. Dio disse ad Adamo ed Eva che non dovevano mangiare il frutto di quell’albero. Satana venne nel Giardino camuffato da serpente e disse ad Eva che avrebbe guadagnato una grande conoscenza se avesse mangiato il frutto. Satana disse che Dio gli aveva detto di non mangiare il frutto, perché aveva paura che se lo avessero fatto sarebbero diventati grandi come lui. Eva convinse Adamo a mangiare il frutto. Dopo che l’ebbero mangiato, conobbero l’amore sessuale. Quella fu l’origine del peccato.

Socrate:
La conoscenza è malvagia, visto che Dio vuole tenercela nascosta? Perché Dio vuole impedirci di arrivare alla conoscenza? Ci vuole tenere come schiavi servili che giacciono sotto il suo piede? Mi sembra che dobbiamo ringraziare Satana e venerarlo per l’aiuto che ci ha dato. Satana sembra come il titano Prometeo, che disobbedendo agli ordini degli dei, portò all’uomo la conoscenza del fuoco. Per questo dono all’uomo, Prometeo come Satana fu soggetto a tormento e tortura per tutta l’eternità. Certamente la vita umana sulla terra sarebbe valsa molto meno senza amore, fuoco e conoscenza.

Gesù:
Ma Satana stava mentendo ad Eva, perché non saremmo diventati grandi come Dio mangiando il frutto. Ci stava mentendo semplicemente perché voleva distruggere il lavoro di Dio.

Socrate:
Se Dio è onnipotente, perché permise a Satana di entrare nel Giardino e tentare Eva? Se Dio non voleva che l’uomo mangiasse il frutto, perché mise l’albero nel Giardino? Se Dio non voleva che l’uomo conoscesse l’amore sessuale, perché l’ha fatto con gli organi necessari a questo? Se Dio non voleva che gli uomini commettessero il peccato originale, perché ha dato agli uomini il desiderio di conoscenza, esperienza, avventura e amore carnale?

Gesù:
Dio mise l’albero nel Giardino e permise a Satana di entrare, perché voleva mettere alla prova l’umanità.

Socrate:
Hai detto che Dio è onnisciente: sa tutto ciò che succede prima che avvenga. Certamente Dio sapeva già come l’uomo si sarebbe comportato in qualsiasi situazione.

Gesù:
Dio diede all’uomo il libero arbitrio. Per l’uomo era egualmente possibile essere virtuoso e obbedire a Dio, come peccare e disobbedire alla parola di Dio.

Socrate:
Dio sapeva che l’uomo avrebbe peccato?

Gesù:
Sapeva che l’uomo avrebbe peccato, ma permise all’uomo di avere il libero arbitrio per fare la sua scelta.

Socrate:
Dio avrebbe potuto creare l’uomo in modo che non avesse potuto peccare? Dio avrebbe potuto creare l’uomo così che non avesse peccato in questa situazione particolare?

Gesù:
Si, perché Dio è onnipotente avrebbe potuto farlo, ma non voleva che gli uomini fossero semplici pupazzi: voleva che gli uomini avessero libero arbitrio.

Socrate:
Dio avrebbe potuto creare l’uomo con due teste e tre gambe o in qualsiasi altro modo, se avesse voluto?

Gesù:
Dio avrebbe potuto creare l’uomo in qualsiasi modo avesse voluto.

Socrate:
Dio creò l’uomo nel modo in cui voleva? Dio voleva che l’uomo avesse una testa, due gambe e che sembrasse esattamente come appare oggi?

Gesù:
Naturalmente: Dio è perfetto e onnipotente: non può fare errori.

Socrate:
Allora Dio non fece un errore e creò l’uomo esattamente come lo voleva?

Gesù:
Sì.

Socrate:
Allora tu ed io siamo stati creati esattamente come Dio intendeva che fossimo? E Adamo ed Eva furono creati esattamente come Dio intendeva che loro fossero?

Gesù:
Sì. è come ti ho detto.

Socrate:
Tutto ciò che è parte dell’uomo viene da Dio?

Gesù:
Sì: Dio è padrone e controllore e creatore di tutto.

Socrate:
Il diavolo o qualsiasi altra forza creò una parte dell’uomo?

Gesù:
No. Dio è il solo creatore di tutto.

Socrate:
Allora se Dio ha creato gli occhi dell’uomo, le gambe e la mente, ha anche creato i desideri dell’uomo. Tutti i suoi desideri, anche il desiderio di conoscenza e del sesso. Perché l’uomo ha peccato?

Gesù:
Ha peccato per le sue debolezze e per la sua natura malvagia.

Socrate:
La natura dell’uomo è parte dell’uomo, proprio come le mani e i piedi sono parte dell’uomo?

Gesù:
Sì. La natura dell’uomo è parte dell’uomo.

Socrate:
Chi ha creato l’uomo?

Gesù:
Dio.

Socrate:
Chi ha creato le mani e i piedi dell’uomo?

Gesù:
Dio.

Socrate:
Chi ha dato all’uomo due mani e due piedi e l’ha creato esattamente come è oggi e esattamente come era ai tempi di Adamo ed Eva?

Gesù:
Dio.

Socrate:
Chi ha creato la natura dell’uomo?

Gesù:
Dio.

Socrate:
Chi ha dato all’uomo la sua natura malvagia e le debolezze? Dio, perché ogni cosa che è parte dell’uomo venne da Dio e da Dio solo.

Gesù:
Dio diede all’uomo il libero arbitrio.

Socrate:
Chi ha voluto che l’uomo avesse due mani, il diavolo?

Gesù:
No. Dio ha voluto che l’uomo avesse due mani.

Socrate:
Chi ha voluto che l’uomo avesse debolezze e una natura malvagia, il diavolo? No. Dio volle che l’uomo avesse debolezze e una natura malvagia. Se l’umanità ha difetti o è malvagia o debole, è perché Dio mise i difetti o le debolezze e voleva che ci fossero. Lascia che ti racconti un’altra parabola. Hai mai visto un uccello uccidere un pesce in mare? Chi ha portato quel pesce volante nelle grinfie dell’uccello e l’ha ucciso? Chi è da condannare, amico, quando il giudice stesso è portato alla sbarra?

Gesù:
L’uomo ha libero arbitrio. Dio non l’ha costretto a peccare. Gli ha semplicemente dato l’opportunità di essere virtuoso o peccatore. L’uomo non avrebbe valore per Dio se l’avesse fatto come un semplice pupazzo che non possa fare altro che bene. Voleva dare all’uomo la possibilità di essere buono o malvagio per suo merito e scelta.

Socrate:
è assurdo per Dio punire l’uomo dopo averlo creato. è come se Omero avesse scritto un’ode su un maiale e poi frustato e sferzato le pagine o l’abbia scagliata verso un fuoco eterno che non si consuma mai, perché non gli piacciono le qualità di quell’animale. O come se uno scultore abbia fatto una statua perfetta di un maiale e poi l’abbia frustata per tutta l’eternità perché non gli piacciono le caratteristiche di questo animale.

Gesù:
Dio non ha creato l’uomo con una natura malvagia che ha predeterminato il suo peccato.

Socrate:
Allora chi l’ha fatto?

Gesù:
Dio creò l’uomo per essere innocente e naturalmente buono. Dio mise l’uomo in un paradiso, il Giardino dell’Eden. Diede all’uomo il libero arbitrio e permise a Satana di entrare nel Giardino dell’Eden per mettere alla prova l’umanità. Dio non predeterminò il peccato dell’uomo.

Socrate:
Ma Dio creò tutto ciò che entrò in questa combinazione, situazione e ambiente. Quando creò ognuno degli elementi o ingredienti di questa situazione, sapeva esattamente come ognuno avrebbe reagito con gli altri in ogni circostanza; perché è onnisciente. Voleva che ogni elemento fosse esattamente così com’era, perché era onnipotente e non poteva fare errori. è come se uno scienziato o un medico combini diversi ingredienti in una medicina, che sebbene innoqui in sè, quando combinati diventano un potente veleno e poi la somministri ad un paziente, negando ogni responsabilità della sua morte. Proprio in questo modo Dio combinò le cose: un uomo innocente, un albero della conoscenza, un bel giardino e un angelo.

Gesù:
Tutti hanno peccato e sono indegni della gloria di Dio.

Socrate:
Mi sembra che il tuo Signore Dio abbia semplicemente creato l’uomo per guardarlo soffrire. Questo affare di Satana, del Giardino dell’Eden e del libero arbitrio è semplicemente una facciata. Dio ha semplicemente voluto una scusa per importunare, perseguitare, tormentare e opprimere l’umanità. Se un essere onnipotente e onnisciente crea ogni cosa e permette alle sue creature di agire in un certo modo, vuole esattamente che queste agiscano nel modo determinato ed è il solo responsabile dei risultati.

Gesù:
Ti avverto, Dio non deve essere deriso. Non parlare in questo modo o sarai buttato in una fornace infocata dove striderai i denti, in tormento e tortura eterni.

Socrate:
Pensavo che i dei dell’Olimpo fossero cattivi e irragionevoli, ma sembrano veri e propri agnelli misericordiosi e tolleranti al confronto di questo tuo Dio, che ti tormenta e ti tortura per tutta l’eternità per aver fatto ciò in cui egli ti forza a causa di come ha fatto te e il tuo ambiente.

Gesù:
Oh, rendiamo grazie al Signore perché è buono e la sua misericordia è eterna.

Socrate:
Perché, se è un dio di pace e misericordia, tormenta l’umanità e permette, addirittura incoraggia e chiede, spargimento di sangue sulla terra e permette, addirittura incoraggia Satana a tentare e torturare l’umanità: perché hai detto che niente succede che lui non solo sappia, ma che voglia che accada? Un essere onnipotente che sa tutto e ha creato tutto, determina tutto, perché sa in che modo la sua creazione si comporterà.

Gesù:
Dio diede all’uomo il libero arbitrio, perché non voleva che fosse un semplice pupazzo. Dio non voleva che l’uomo peccasse. Dio era molto contrariato che l’uomo avesse peccato.

Socrate:
Non è possibile che Dio provi disappunto, perché conosce la natura dell’uomo e di tutto il resto che ha creato. Perché è onnipotente, voleva che l’uomo peccasse. Infatti ha forzato l’uomo a peccare creandolo con certi desideri e debolezze.

Gesù:
Ciò che dici è blasfemo. Dio creò il mondo e tutte le piante e gli animali per il piacere dell’uomo. Guarda la bellezza del mondo intorno a te. Come puoi dire cose così terribili su Dio, dopo che ti ha dato così tanto?

Socrate:
Certamente non credo a questo. Come avrebbe potuto un dio così malvagio, sadico e pieno di odio, creare un mondo di tale bellezza? Anche uomini che a volte mostrano grande malvagità, in altri momenti mostrano incredibile forza, spirito di sacrificio e lealtà, e gradi di qualità conflittuali come misericordia e giustizia. Il tuo Dio non ha nessuna di queste qualità. Sicuramente non c’è mai stato un uomo per quanto vile che abbia fatto ad un altro uomo ciò che tu dici che Dio fa a quelli che non lo rispettano: tortura per tutta l’etermità. Qualsiasi uomo, non importa quanto malamente sia stato storpiato, torturato e ucciso — come Priamo cui l’intera stripe fu uccisa da Agamennone, che fu a sua volta ucciso da sua moglie e dal suo amante — alla fine si oddolcirebbe dopo aver torturato il suo nemico per anni o secoli.

Gesù:
Io sono la via, la verità e la luce. Nessuno è venuto dal Padre eccetto me. Credi in me e avrai la vita eterna in paradiso; negami e soffrirai la tortura eterna in Inferno.

Socrate:
Se accettassi il tuo sistema, preferirei schierarmi con Satana contro il tuo Dio, anche sapendo di essere tormentato e torturato per sempre. L’ingiustizia e malvagità del tuo Dio è spaventosa. Ho sentito di terribili racconti di sacrifici umani da parte di selvaggi su coste distanti. Ho sentito racconti spaventosi di mostri, ciclopi, gorgoni e meduse, ma questi mostri sono mansueti e gentili come agnelli, paragonati a quelli descritti nel tuo libro della Rivelazione. E tu mi parli della natura pacifica, misericordiosa e infinitamente clemente del Signore Dio.

Gesù:
Siamo tutti figli di Dio. Dio è il nostro padre e non vuole che noi pecchiamo, ma deve punirci quando lo facciamo. è giusto e misericordioso e manda noi, suoi figli, all’Inferno, dannazione ed eterno tormento solo se abbiamo peccato. Quando pecchiamo e desideriamo il sesso come Adamo ed Eva, egli non ha scelta e deve punirci, torturandoci nel fuoco eterno per sempre.

Socrate:
Dici che siamo figli di Dio. è proprio un mostro per tormentare i propri figli per avere gli occhi, le gambe e i desideri che lui diede loro. Che questi demoni manipolatori non siano più creduti, perché ci ingannano con doppi sensi e mentre mantengono le promesse fatte al nostro orecchio le rompono nella nostra speranza. Non vedo scopo, nè ragione, nè verità, nè misericordia, nè giustizia; nulla se non capriccioso e nudo potere. Infatti gli esseri umani, con tutti i loro capricci, egoismi e debolezze, sembrano avere più qualità del tuo Dio. Il tuo Dio è un demone sadico e psicotico.

Gesù:
Noi siamo semplici umani e non possiamo capire gli infiniti misteri di Dio. è nostro dovere essere fedeli, credere e seguirlo. Non è per noi il ragionare sul perché, ma fare e morire.

Socrate:
Non ragionare? Ma perché ci ha dato delle menti? Come possiamo determinare come vivere e qual è lo scopo della vita? Cosa stiamo facendo ora mentre discutiamo? Perché hai passato tutta la vita insegnando alla gente? Perch´ hai rischiato la vita disobbedendo agli ordini dei romani?

Gesù:
Veniamo salvati dalla fede, l’uomo non sia orgoglioso.

Socrate:
Fede. Cosa vuol dire fede?

Gesù:
Dobbiamo credere senza chiedere prove. Non dobbiamo dubitare come Tommaso. Se crediamo in Dio saremo ricompensati per tutte le prove e tribolazioni migliaia di volte, quando arriveremo in paradiso.

Socrate:
Dici che dobbiamo credere a qualsiasi cosa ci venga detta, senza investigarla o esaminarla; dobbiamo essere creduloni? Se facessi questo, darei la mia borsa ad ogni uomo in strada che mi prometta di rendermela moltiplicata per mille. Sarei stupido a fare come dici. E qui non mi stai chiedendo di darti semplicemente dei soldi, ma di dedicare la mia intera vita ad un fine e uno scopo, senza considerare il valore dell’impegno. Un ladro ti chiede i soldi minacciandoti la vita. Tu mi chiedi la vita minacciandomi con la tortura e promettendomi il paradiso. Non sono uno stupido credulone e docile da portare dove mi sia detto, con vuote promesse e minacce.

Gesù:
I miti erediteranno la terra.

Socrate:
I miti vengono uccisi e fatti schiavi come le donne e i bambini di una nazione sconfitta.

Gesù:
Non devi questionare Dio!

Socrate:
Non ho mai incontrato questa persona, e perciò non posso questionarla. Sto questionando te, che dici di rappresentarlo, per determinare se o meno tu lo rappresenti realmente.

Gesù:
Devi credere nella Bibbia, la Scrittura, la Parola di Dio. Per fede, senza aspettarti di essere in grado di capire e senza chiedere prove.

Socrate:
è impossibile per un uomo non scegliere. Sai che ci sono svariate migliaia di religioni al mondo? Se credessimo per fede, dovremmo accettarle tutte, eppure sono tutte diverse, e quindi sarebbe impossibile. Sarebbe come credere che il mondo sia sferico e piatto allo stesso tempo. Sicuramente non pratichi quello che predichi, perché altrimenti avresti creduto che la religione ebraica e nel Vecchio Testamento fossero giusti e non avresti iniziato a predicare questa tua nuova eresia. O ieri quando i sacerdoti di Atena ti ammonivano in strada di smettere di predicare la tua eresia, avresti dovuto credere nella religione greca degli Dei olimpici perché esisteva prima e tu dovresti credere a quella per fede perché ti è stato detto che era vera.

Gesù:
Veniamo salvati dalla fede, l’uomo non sia orgoglioso.

Socrate:
Lascia che ti faccia un esempio specifico. Supponiamo che l’oracolo di Delfi mi dica che una certa persona sia colpevole di aver violentato e ucciso mia moglie e che dovrei ucciderlo altrimenti lui mi ucciderà, avendo paura che io scopra il suo crimine e lo uccida. Tu mi dici «Non uccidere». Mi dici che dovrei credere per fede a qualsiasi cosa mi si dica. Se seguo la tua esortazione io devo uccidere quell’uomo, per via della mia fede nell’oracolo di Delfi e non devo uccidere quell’uomo per la mia fede nel Signore Dio. Ma non posso contemporaneamente uccidere e non uccidere quell’uomo, perché è una contraddizione. Perciò non posso credere nell’oracolo di Delfi e nel Signore Dio. Perciò è impossibile per me credere a qualcosa per sola fede. C’è una scelta intellettuale che tu ed io e tutti gli esseri umani facciamo, che sia volontaria o meno, per scegliere a cosa credere. Cosa preferiresti fare: fare la tua scelta pensando, discutendo e considerando tutti gli aspetti del problema o negando ciecamente che ci sia necessità di scelta? Questa scelta è la più importante nella vita di un uomo, perché la risposta alla domanda «Qual è lo scopo della vita?» determina l’intero corso della vita di un uomo. Se un uomo deve dirigere ogni sua mossa secondo la sua religione, come tu proponi, allora certamente dovrà mettere molto impegno nella scelta della religione. Lascia che ti racconti una parabola: se dovessi andare da una città ad un altra per una faccenda che coinvolge la tua intera vita, non sarebbe saggio considerare tutti i percorsi, se alcuni di questi sono frequentati da rapinatori, se per caso non ci sia una citta più vicina o più sicura in cui andare, o anche, se là c’è poi una città dopo tutto?

Gesù:
Se tu onestamente vuoi sapere la verità su Dio, la creazione e lo scopo della vita, c’è un modo molto semplice per scoprire questa verità. Tutto ciò che devi fare è chiedere a Dio di entrare nel tuo cuore. Se vuoi sinceramente conoscere la verità su Dio, lo spirito santo scenderà sul tuo essere e diventerai uno con Dio. In quel momento guadagnerai una conoscenza paradisiaca e la pace e quando morirai, andrai in paradiso e vivrai per sempre in felicità e contentezza.

Socrate:
Desidero ardentemente conoscere la verità. Cos’è che devo fare e dire per guadagnare questa conoscenza e saggezza? Come mi devo rivolgere a lui?

Gesù:
Dì, «Signore vieni nel mio cuore e dammi la saggezza per comprendere la verità».

Socrate:
Dici che semplicemente ripetendo questo avrò la conoscenza dello scopo della vita?

Gesù:
Si. Cerca il Signore e troverai, chiedi e ti sarà risposto, bussa e ti sarà aperto. Dio ha promesso di mostrare la verità a chiunque lo chieda.

Socrate:
Signore vieni nel mio cuore e dammi la saggezza per comprendere la verità.

Gesù:
Ecco, vedi. Ora ringrazia il Signore per averti dato la vita eterna.

Socrate:
Non è successo niente. Non so più di quanto non sapessi prima sullo scopo della vita.

Gesù:
Allora non eri sincero. Non volevi veramente che Dio venisse nel tuo cuore per mostrarti la verità. Non hai avuto fede che venisse nel tuo cuore.

Socrate:
Veramente desideravo conoscere la verità. Ho dedicato tutta la mia vita allo studio della filosofia e della ragione. Desidero conoscere lo scopo della vita più della vita stessa. è una risposta che cerco da quando ho visto il sole la prima volta. Se non la trovo la continuerò a cercare fino al giorno della mia morte. Forse non mi ha sentito. Devo chiederlo più forte?

Gesù:
Non hai trovato la risposta perché non hai la fede. Se un uomo ha una fede delle dimensioni di un grano di senape, può muovere una montagna e tutto ciò che vuole arriva.

Socrate:
Questo è impossibile. Una qualsiasi delle persone che ti hanno seguito qui oggi ha mai avuto un parente o un amico malato e sul punto di morte? Certamente se fossero stati buoni cristiani avrebbero desiderato che quel parente o amico non fosse malato o in fin di vita. Certamente nessuno è così insensibile da dire che non abbia mai voluto che un amico vivesse. Perciò ne segue che nessun cristiano in tutti i secoli ha mai avuto fede in Dio, o che Dio stava mentendo.

Gesù:
Il Signore dà e il Signore prende, benedetto sia il nome del Signore.

Socrate:
Ti presenterò una parabola per provare che non ci su mai un cristiano o un giudeo che abbia avuto fede e per provare che Dio stava mentendo quando promise di venire nel cuore dell’uomo per insegnargli lo scopo della vita. Prima, saresti d’accordo che l’Inferno è peggio di qualsiasi possibile sventura terrena?

Gesù:
Sì. Certamente.

Socrate:
E, non hai detto che tutti gli uomini sono peccatori e sono venuti a mancare alla gloria di Dio?

Gesù:
Sì.

Socrate:
Tutti i cristiani e i giudei che hanno fede credono che andranno all’Inferno se peccheranno. Permettimi di presentarti questa parabola. Ogni cristiano è come un uomo in piedi sulla cima di una scogliera: sa che se commette un peccato, cadrà verso la morte, o peggio, verso l’eterno tormento. Hai detto che l’Inferno è peggio di qualsiasi possibile sventura terrena. Non importa quanto severe siano le sue disgrazie terrene o i suoi desideri, nessun uomo che sia un cristiano fedele, commetterebbe un peccato, cioè salterebbe giù dalla scogliera del tormento eterno. Hai detto che tutti gli uomini, inclusi i fedeli cristiani e i giudei, sono peccatori. Ne segue che nessun cristiano o giudeo dall’inizio del tempo ha mai realmente creduto che sarebbe andato all’inferno. Perch´ se lo avesse creduto, non avrebbe peccato: non sarebbe saltato giù dalla scogliera se avesse creduto che l’Inferno e il tormento eterno lo avrebbero aspettato laggiù. Tutti gli uomini saltano giù dalla scogliera, tutti gli uomini peccano. Perciò non uno in questi secoli ha veramente creduto in te. Perciò Dio non ha diritto di aspettarsi che si comportino in modo cristiano o che abbiano fede in lui. Perciò Dio non ha diritto di punirli o di mandarli all’Inferno. Perciò il tuo Dio non è giusto. Perciò il tuo Dio non è Dio.

Gesù:
Guarda il mondo intorno a te. Non prova che Dio esista? Guarda la natura bella e benevola che ti fa forte e sano e ti fornisce il sole per il calore e la foresta e i campi per il cibo. Non dovresti adorare Dio per tutto ciò che ha fatto per te?

Socrate:
So che la natura è tutta buona e benevola, ma di chi era quella grandinata che mi ha rotto la finestra?

Gesù:
Semplicemente perché c’è del male nel mondo, questo non nega il bene: devi ringraziare Dio per questo. Dio deve esistere perché, da dove sarebbe nato il mondo se lui non l’avesse creato?

Socrate:
Non è necessariamente il tuo Dio ad aver creato il mondo. Ci sono migliaia di altri preti che dichiarano che il loro Dio l’abbia fatto. Solo perché non ho la risposta, non vuol dire che io debba accettare la tua senza esaminarla. Potrei chiedere logicamente che tu creda che Zeus abbia creato il mondo. Anche se fossi d’accordo che Dio abbia creato il mondo, questa è la fine della definizione delle qualità di Dio e non possiamo logicamente procedere da lì ad assumere che gli altri aspetti della tua definizione di Dio siano corretti.

Gesù:
Aspetta, non andartene! Devi salvare la tua anima dalla dannazione eterna. Accetta Dio nel tuo cuore. Non me ne andrò finché non mi dirai di sì.

Socrate:
Sì. Questi sono solo pensieri oziosi di un vecchio. Tu hai sicuramente ragione, perché hai tanti seguaci. E chi sono io, un vecchio noioso, per anteporre ragione e filosofia alle voci della moltitudine.

Gesù:
Ringraziamo Dio per averti dato la vita eterna.

Socrate se ne va.

 

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To John Milton and Dante
to Justify the ways of man to God.